BASKET ROSA PESCARA Campionato Nazionale Serie B - girone A
FINALE
SPAREGGIO PROMOZIONE IN A3
FINALI
SPAREGGIO PROMOZIONE IN A3 - RISULTATI |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
Rainbow
Catania |
60 |
43 |
Rainbow
Catania |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
70 |
60 |
"...
è serie A, noi siamo andati in serie A ..." o se
vi piace "... e se ne va, la capolista se ne va ... e dove
và ... e se ne va in serie A!" |
 
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HIGHLIGHTS  Catania, Sabato 25 maggio 2013 - Serie B, finale spareggio
promozione in A3, gara 2. Rainbow
Catania - ASD Adriatica Basket
Pescara 70-60
"E ora
scrivete questo nome con 3 A maiuscole: lAdriAticA
è in serie A3. Il progetto Basket Rosa Pescara ha raggiunto lambito traguardo nonostante
la sconfitta in gara 2 dello spareggio promozione contro il Catania,
fuori casa. Il 70-60 non è bastata a Villaruel e compagne
per ribaltare il 60-43 subito allandata. Per le pescaresi
un sogno che si avvera. Ora ci sarà da programmare una
stagione stimolante, ma soprattutto durissima, non solo sul piano
tecnico e atletico, ma anche sotto quello economico e gestionale....". Dopo nemmeno 20 minuti
dal fischio finale è un superprofessionale Marco Taglieri
di Sportag.it che nel suo articolo sulla partita riesce a sintetizzare
il successo delle Tigri
Rosa. Un successo che riporta
il basket pescarese ad un livello certamente più consono. Gli fa eco Luciano Rapa su Forzapescara.tv:
"Felicità Pescara, l'Adriatica è in A3
!!! Mai sconfitta ha avuto un sapore tanto dolce: l'Adriatica
Basket Pescara, pur uscendo sconfitta dal parquet della Rainbow
Catania per 70-60, riesce nell'impresa di salire di categoria.
E' A3 per il Progetto Basket Rosa pescarese che in due stagioni,
oltre ai brillanti risultati a livello di settore giovanile,
ha costruito un vero e proprio capolavoro.". Complimenti
anche da Catania che, nonostante un'otima prova in questa gara
2, oltre alla comprensibile delusione, sono venuti gli applausi
per una serie A3 davvero strameritata. "... Altrettanti
complimenti alle abruzzesi, brave a costruire praticamente in
gara 1 una fetta di promozione, senza dimenticare la sostanziale
correttezza e sportività di uno spareggio promozione che,
a prescindere dal risultato, ha regalato emozioni per ottanta
minuti.". La partita. Parte
forte Pescara che domina sotto le plance ed impone il suo gioco
in attacco ed è efficace in difesa. Alla prima sirena
è 15-19 per le Tigri Rosa di coach Schiazza che tengono
sotto gli artigli le etnee. Ma, come abbiamo già detto
nel commento di gara 1, la Rainbow non è arrivata in finale
casualmente. E' squadra forte, eccome, e, pian piano, costruisce
una rimonta davvero straordinaria. Il secondo quarto si apre
con un 6 a 0 per le locali, per il sorpasso Rainbow sul 20 a
19. Le siciliane difendono meglio e ribaltano con efficacia.
Pescara risponde con ordine e una discreta precisione in attacco.
Si procede così in sostanziale equilibrio per il 30 pari
dellintervallo che lascia immutato il vantaggio di 17 lunghezze
per le Adriatiche.
Il terzo quarto vede l'intensificarsi degli sforzi del Catania
che, con un parziale di tempino di 20-15, porta il punteggio
sul 45-40 e comincia a credere di più nelle possibilità
di rimonta. Pescara non riesce a spegnere il fuoco etneo, nemmeno
quando si porta sul 53-50 a 6 minuti dalla fine, grazie ad un
ingenuo ma evidente fallo difensivo delle catanesi che spedisce
Serena Scoglia in lunetta per un 3 su 3 che vale oro. Infatti
le esterne etnee prendono a connoneggiare da tre e, diversamente
da quanto accaduto in gara 1, Villaruel, Gambino, Ferlito e,
soprattutto Guerri, non ne sbagliano una. Per la prima volta
in tutto il campionato, sul punteggio che, a poco meno di 2 minuti
dal termine è sul 66-53, il timore prende a salire ed
è palpabile tra le pescaresi, soprattutto quando si registra
un insolito 0 su 4 di Servadio dalla lunetta, una sequela di
errori su tiri apparentemente facili che, invece, non vanno più
a segno, nemmeno da sotto, o con entrate non difficili che le
pescaresi, purtroppo, non riescono a concretizzare. Ma nemmeno
Basket
Rosa Pescara è arrivata
in finale casualmente e, proprio quando il vantaggio complessico
tra le due partite si riduce ad un poco rassicurante +4, le Adriatiche
riprendono il controllo della gara, nonostente il veemente serrate
finale delle bravissime avversarie. Tocca a Camilla Servadio
levare alto il suo "ruggito", allorquando dapprima
piazza un triplone da distanza siderale e poi si guadagna un
fallo grazie ad una delle sue inarrestbili penetrazioni, con
un 1 su 2 nei susseguenti liberi comunque prezioso. Le rispondono
le altre Tigri del branco che fanno quadrato, anzi pentagono,
ossia Caso, Scoglia, Mauri, Procaccini e Domanin, tanto per citare
le attrici delle battute finali, senza nulla togliere a Marino,
Sciarretta e Moscatello, meno utilizzate ma comunque protagoniste.
Catania va ancora a segno, ma il Pescara riesce a contenere fino
al termine le sfuriate delle siciliane per un -10 finale che
vale ugualmente la promozione. Una promozione che è il
frutto di tenacia, sacrificio e, diciamolo chiaramene, bravura,
da parte delle ragazze, di tutto lo staff tecnico, Maurizio Schiazza
e Marco Franceschini, e dirigenziale (per tutti i presidenti
Marco Lepore e Pietro Visco).
clicca qui
per "Il Branco esulta - video 1" clicca qui
per "Il Branco esulta - video 2" clicca qui per la News su SPORTAG.IT clicca qui per la News su FORZAPESCARA.TV clicca qui per la partita vista da BASKETCATANESE.IT clicca qui per vedere le FOTO di Giuseppe
Maugeri - PhotoActionArt Il Presidente MARCO LEPORE
a SPORTAG: "Vi racconto i segreti delle Tigri" (clicca
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 Basket
Rosa Pescara ... la forza
del BRANCO! 
Rainbow Catania 70 Guerri 12 (tr.4), Ferlito
8 (tr.1), Gambino 11 (tr.1), Bellomia, Grima 14 (tr.2), Terranella,
Gambuzza 2, La Manna 7, Accolla 4, Villarruel 12 (tr.1). Coach
A. Bianca, assistente D. Parisi.
ASD Adriatica Basket
Pescara 60 Marino
3, Caso 7, Mauri 5, Servadio 20 (tr.2), Domanin, Procaccini 14
(tr.1), Giampietro, Sciarretta, Moscatello, Scoglia 11.. Coach
Maurizio Schiazza, assistente Marco Franceschini. Parziali 14-19; 16-11 (30-30); 20-15
(50-45); 20-15 (70-60). Falli Catania 26 - Pescara
15
Tiri liberi Catania 7/12 - Pescara 25/38
Arbitri Rodia e Peluso di Avellino. |
 
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HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 18 maggio 2013 - Serie B, finale spareggio
promozione in A3, gara 1. ASD Adriatica Basket Pescara -
Rainbow Catania 60-43
"Non è stato facile,
per il valore tecnico e agonistico delle avversarie (il Rainbow
Catania), ma la prova sciorinata dal Basket Rosa Pescara è di quelle che non lasciano scampo.
Finisce 60-43 gara 1 dello spareggio promozione in A3. Gara 2
sabato in terra etnea. Primo quarto molto combattuto, con le
Tigri che sbagliano poco in fase offensiva a differenza delle
siciliane, mai precise a dovere. Ottima la prova della nazionale
maltese Cristina Grima per le ospiti, così come quella
di Camilla Servadio per le pescaresi. 17-14 il punteggio a fine
frazione ...". Marco Taglieri di Sportag.it così apre il suo articolo sulla partita, da lui stesso
commentata in diretta streaming in partnership con Luciano Rapa
di Forzapescara.tv (disponibie replica su http://www.youtube.com/watch?v=2HL0aDCo6Vs)
in una telecronaca "storica" per il Basket Rosa Pescara, la prima diretta-web di basket femminile a
Pescara. Tenacissime le siciliane che, dopo un
iniziale 9-2 per Basket
Rosa, tengono botta con
la nazionale maltese Grima, l'argentina Villaruel, e le brave
Guerri, La Manna, Accolla, Gambuzza, Ferlito e l'ottima mastina
Gambino a francobollare la play pescarese Servadio. Proprio il
faro-play Servadio, in meno di 10 minuti, viene posto in blackout
dal terzo fallo, costringendo il coach Schiazza a prendere i
rimedi per altro già programmati in caso di necessità.
Dentro Procaccini e Domanin, a ruotare per non fornire riferimenti
fissi alle catanesi, così come Marino e Sciarretta prendevano
ad alternarsi, secondo necessità, con Caso, Scoglia, Mauri
e Giampietro. E qui il Branco leva alto il suo
primo ruggito. Tutte rispondono a tono e, con sprazzi di gioco
di categoria superiore, le Adriatiche piazzano un minibreak di
8-0 che le porta fino al 34-20 della sirena di metà gara. Ma la Rainbow non ha vinto il suo girone per caso.
E' squadra attrezzata e nel terzo tempino riesce a rosicchiare
alcune lunghezze, chiudendo sul 43-35, un -8 recuperabile sia
in partita, sia in vista el return-match in terra siciliana. L'ultima frazione le vede addirittura per ben due
volte avvicinarsi a -5 ma, come accaduto sempre quest'anno, nel
momento del bisogno, le Tigri Rosa fanno BRANCO. Tutte alzano
il ritmo, chiudono i varchi in difesa, costringendo le avversarie
a forzare le conclusione, sotto le plance riescono a neutralizzare
e ad imporsi sulle pur forti lunghe avversarie e, in attacco,
è addirittura show. Le abruzzesi non sbagliano più
nulla, accelerano e allungano: +10, +12 fino a +15 con un 10-1
nelle battute finali che dice tutto sulla forza di questa squadra,
proprio quando le pur brave etnee, che hanno dato tutto, cedevano
progressivamente, sfinite dal bel finale del Pescara.
clicca qui per la replica della diretta streaming
su FORZAPESCARA.TV clicca qui per il servizio superespresso
su SPORTAG.IT clicca qui per la partita vista da BASKETCATANESE.IT Leggi Il Pensiero di Sandokan su questa partita
e ... su altro.
Questa
non è solo una squadra di basket che vince. E'
un BRANCO. Proprio come un branco di Tigri, tutte, nessuna esclusa, si muovono
insieme, si sostengono a vicenda, cacciano insieme, lottano insieme,
vincono insieme. Anche quando una di loro è in difficoltà,
basta un ruggito per richiamare tutte le altre. Sia inteso, non
è che prese da sole, una per una, non abbiano valore in
sé, anzi, sanno benissimo come cavarsela individualmente,
ma la pur elevata caratura individuale di ciascuna di loro si
unisce sinergicamente a quella di ciascun'altra, sicché
tutte insieme sono proprio un'altra cosa. Alle
giovani Tigrotte, ieri finalmente in buon numero presenti
al Palaelettra a vedere "le grandi", diciamo sempre
che la forza di una squadra non è data dalla semplice
somma di 10 giocatrici, ossia di dieci "addendi" ciascuno
del valore di 10, il massimo possibile per ciascuna, a sommare
in tutto 100. Ciò che più conta, infatti, è
il "fattore" che le fa agire l'una per l'altra, un
semplice "per" che consente, anche a ragazze che valgono
meno di 10 individualmente, di arrivare ben oltre 100 per il
semplice fatto che ogni valore individuale si moltiplica per
ben 10 fattori, e non si somma semplicemente, per cui anche un
2 moltiplicato 10 volte, ossia un 2 alla decima, vale ben più
di 100, praticamente, a calcoli fatti, 1024! Figuriamoci
poi se, tra i fattori che una squadra possiede, ci sono anche
atlete da 10 e lode, ed anche più di una ... ai matematici
lo sfizio di divertirsi a fare ipotesi e calcoli sul punteggio
totale di questa squadra-branco. A me personalmente,
e non solo a me ritengo, interessa che questo fattore "per"
ci sia sempre e che, in ogni partita, sia ben percepibile sia
dagli avversari, sia alle mie orecchie sotto forma di RUGGITI! Sandokan,
la della 
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 Basket Rosa Pescara ... la forza del BRANCO! 
ASD Adriatica Basket Pescara 60 Marino 8, Caso 3, Mauri 9, Servadio
12 (1 tr.), Domanin 8, Procdaccini 2, Giampietro 4, Sciarretta,
Moscatello, Scoglia 14. Coach Maurizio Schiazza, assistente Marco
Franceschini.
Rainbow
Catania
43 Guerri 9 (1 tr.), Ferlito, Gambino
2, Bellomia, Grima 10, Terranella, Gambuzza 2, La Manna 7, Accolla
10, Villarruel 3. Coach A. Bianca, assistente D. Parisi.
Parziali 17-14; 17-6 (34-20); 9-15
(43-35); 17-8 (60-43)
Falli: Pescara
14 - Catania 17
Tiri liberi: Pescara
10 su 12 - Catania 6 su 12
Arbitri:
D'Angelo L. (RN) - Colinucci A. (FO).
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SEMIFINALE
SPAREGGIO PROMOZIONE IN A3
SEMIFINALI
SPAREGGIO PROMOZIONE IN A3 - RISULTATI |
Basket
Ruggi Salerno |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
42 |
54 |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
Basket
Ruggi Salerno |
60 |
45 |
 
|
HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 11 maggio 2013 - Serie B, semifinale
spareggio promozione in A3, gara 2. ASD Adriatica Basket Pescara -
Basket Ruggi Salerno 60-45
Caso & compagne tornano al Palaelettra per gara 2 di semifinale
promozione per la A3 con un bottino di 12 punti di vantaggio
da difendere, conquistato in gara 1 a Salerno. Vigilia della
partita con qualche timore per le pescaresi in quanto, quasi
a voler rendere più elettrizzante l'attesa e aggiungere
un pizzico di suspense ulteriore, Camilla Servadio, proprio nelle
ultime battute d'allenamento del venerdì riporta una dolorosa
contrattura alla schiena. Ridotta a muoversi in modo molto simile
a Robocop, posta subito sotto le cure dello staff medico, la
brava play del Pescara si riprende almeno in parte e, non volendo
assolutamente privare le compagne del suo apporto, decide di
concerto con lo staff di scendere in campo fin dall'inizio, riuscendo
ad essere protagonista di un'altra prestazione all'altezza della
sua bravura. Coach Schiazza, così come
anticipato nell'ultima seduta di venerdì, negli ultimi
consigli prima dell'inizio, chiede alle sue ragazze di partire
forte, in modo da da poter gestire al meglio la situazione di
vantaggio di gara 1, possibimente consolidandola già dalle
prime battute. E così è. Sotto la sapiente guida
della loro play che, per inciso, apre il referto con una bomba
da 3, il Branco
Rosa vede la strada spianata
e, in un primo quarto dominato con merito, chiude in vantaggio
per 19-7. In pratica alla prima sirena, sommando il +12 dell'andata,
le Adriatiche si ritrovano sopra di ben 24 punti. Inevitabile
il rilassamento che, similmente a quanto accaduto a Salerno,
apre le porte alla rincorsa delle agguerrite campane che, dopo
essere finite anche a meno 17, negli ultimi 90 secondi del secondo
quarto, piazzano uno sbalorditivo 10 a zero che le riporta sotto,
alla pausa lunga, sul 32-25. Al ritorno sul parquet
il temuto pressing campano si fa più aggressivo e l'indisponibilità
di Servadio (in panchina precauzionalmente già dal finale
della prima frazione) si fa sentire. Caso e Marino sotto i tabelloni
si fanno rispettare, altresì si conferma un buon feeling
quello fra Scoglia e il canestro, alla fine 15 punti sullo score,
ma il cuore indomito delle campane, coadiuvate da qualche distrazione
di troppo in casa pescarese fa si che, a metà della terza
frazione, la partita si riaccende con il Ruggi a sole 2 lunghezze. La tensione sale e, in questi casi, nulla vale più
del detto "... quando il gioco si fa duro, le dure cominciano
a giocare". Accade così che Valentina Giampietro
(fra le migliori in campo) si fa notare con due conclusioni quasi
consecutive a segno dal perimetro e per la perentorietà
delle sue azioni offensive, così come "Robocop"
Servadio decide di tornare in campo per guidare le sue compagne
nel respingere l'assalto campano. Il risultato è che,
in poche battute, tutto torna alla normalità con un vantaggio
che ritorna oltre i 10 punti. L'ultimo quarto è una passerella
per il pubblico, abbastanza rumoroso e numeroso ,che ha incoraggiato
le Tigri
Rosa per tutti i 40 minuti.
Alla sirena finale il tabellone segna 60-45 che porta meritatamente
le ragazze del presidente Lepore alla disputa dello spareggio
promozione contro Catania. Gara1 si disputerà
sabato 18 al Palaelettra, sempre alle 20.30, mentre gara 2 la
settimana successiva in quel di Catania. Le siciliane non si
conoscono, ma hanno vinto un girone competitivo; inoltre hanno
filmato ed osservato attentamente la partita di Salerno. Una
cosa è certa, dopo 20 vittorie su 21 partite il Branco Rosa ha imparato a conoscersi bene e a
prendere coscienza che chi vorrà sconfiggerlo dovrà
dimostrare di essere un team di categoria superiore.
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 Le Tigri di Basket Rosa Pescara ASD
Adriatica Basket Pescara 60 Marino 3, Caso 2, Mauri 6, Servadio 8 (2 tr.),
Domanin, Bassano 5, Procdaccini 9, Giampietro 10, Sciarretta
2, Scoglia 15. Coach Maurizio Schiazza, Assistente Marco Franceschini.
Basket Ruggi
Salerno
45 Di Pace 11 (1 tr.), Feijoo, Alfinito
2, Merioli 10, Villano 5, Zonda 11 (2 tr.), Pignata 2, Moscariello
4. Coach T. Pignata.
Parziali
19-7; 13-18 (32-25); 12-11 (44-36); 16-9 (60-45)
Falli: Pescara 10 - Salerno 16
Tiri liberi: Pescara 16 su 24 - Salerno 8 su 23
Arbitri: Paccariè e Di Gennaro
di Roma.
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HIGHLIGHTS  Salerno, Sabato 4 maggio 2013 - Serie B, semifinale
spareggio promozione in A3, gara 1. Basket Ruggi Salerno -
ASD Adriatica
Basket Pescara 42-54
Basket Rosa Pescara
prosegue il lungo e faticoso
cammino verso la A3, espugnando, in gara 1 di semifinale-spareggio,
il difficile campo del Ruggi Salerno con un +12 che è
di buon auspicio per la gara di ritorno che tra sette giorni
vedrà ancora le squadre di fronte al Palaelettra di Pescara. Le abruzzesi devono rinunciare a Valentina Giampietro,
rimasta a casa per il grave lutto che ha colpito la sua famiglia
e a cui porgiamo le nostre sentite condoglianze. Dopo
una partenza con tanti errori da ambo le parti, le Adriatiche
salgono coralmente in cattedra, imponendosi per il loro gioco
piacevole e redditizio, associato ad una ferrea difesa. Le avversarie
non riescono a reagire, tant'é che, nel primo quarto,
il loro scorer segna solo 2 punti con un parziale di 2-13 a favore
delle Tigri
Rosa. Nei primi cinque
minuti del secondo quarto le pescaresi danno il meglio, incrementando
il vantaggio fino a 20 lunghezze per poi scendere leggermente
di tono e conservare comunque un tranquillo +15 a metà
gara, con il tabellone che segna 11-26. Purtroppo, ad una manciata
di secondi dal riposo, le ragazze di coach Schiazza e tutto lo
Staff al seguito vive attimi di forte apprensione per un infortunio
occorso alla pivot Moscatello che, colpita fortuitamente con
una gomitata all'occhio destro, doveva essere trasportata in
ospedale per gli accertamenti del caso, fortunatamente con esito
tranquillizzante. Tuttavia, prima dell'intervento
dell'ambulanza, alla ripresa delle ostilità, intorno alla
panchina pescarese c'è ancora confusione e, come accade
sempre in questi casi, è inevitabile il calo di concentrazione
che finisce per avvantaggiare chi deve rimontare. Il Pescara
sembra tirare il freno a mano e così subisce il prevedibile
rientro delle campane, assolutamente non disposte alla rassegnazione.
Il terzo tempino vede infatti le padrone di case realizzare gli
stessi punti delle abruzzesi, ossia 15, e chiudere il parziale
sul 26-41 sempre per il Pescara, vantaggio comunque ancora rassicurante.
Nell'ultimo quarto si assiste al generoso serrate finale delle
salernitane, nel disperato tentativo di rovesciare le sorti dell'incontro
con il Pescara che subisce non più di tanto il rientro
parziale delle avversarie, agevolate non poco dall'uscita per
falli della correttissima Camilla Servadio che, mentre si accingeva,
come suo solito, a portare a termine la gara con i suoi due falli
appena in 35 minuti (ecco perché correttissima) e la solita
bravura, veniva mandata "in panca" con tre falli consecutivi
fischiati in uno scampolo di minuti. A riguardo volutamente desideriamo
non andare oltre la constatazione appena fatta.  Le campane riuscivano ad ogni buon conto a limare
appena tre punti con un parziale di 16-13 che portava il risultato
finale ad un meritato successo del Pescara per 42-54. Ora
è vietato distrarsi. Tra sette giorni, infatti, ci sarà
gara 2 al Palaelettra. Se si vuole proseguire il cammino ed arrivare
alla Finale Spareggio per la promozione in A3, contro il Raimbow
Catania, il monito è sempre lo stesso: "Bravissime
ragazze, ma ... è vietato festeggiare troppo!".
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 I coach Maurizio Schiazza e Marco Franceschini.
Basket
Ruggi Salerno 42 Di Pace 3 (1 tripla), Alfinito 11 (1
tr.), Tesone 3 (1 tr.), Memoli 6, Villano 5, Zonda 10 (3 tr.),
Pignata, Moscariello 4; coach T. Pignata.
Asd
Adriatica Basket Pescara 54 Marino 4, Caso 6, Mauri 1, Servadio
7 (1 tripla), Domanin 8, Bassano 3, Procaccini 10, Sciarretta
3 (1 tr.), Moscatello, Scoglia 12; coach M. Schiazza, assistant
coach M. Franceschini.
Falli:
Salerno 18 - Pescara 22.
Tiri
liberi: Salerno 8 su 20 - Pescara 12 su 18.
Parziali: 2-13, 9-13 (11-26), 15-15 (26-41), 16-13
(42-54).
Arbitri: Dimonte B. di
Bernalda (MT) e Conterosito N. di Matera (MT) |
PLAY OFF
SEMIFINALI
PLAYOFF gara1 - RISULTATI |
ASD
Adriatica Bk Pescara |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
57 |
36 |
AD
Salus BK Gualdo |
AD
Basket 2000 Senigallia |
56 |
40 |
SEMIFINALI
PLAYOFF gara2 - RISULTATI |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
ASD
Adriatica Bk Pescara |
35 |
58 |
AD
Basket 2000 Senigallia |
AD
Salus BK Gualdo |
53 |
44 |
ASD
Adriatica Bk Pescara va
in finale. Tra Gualdo T. e Senigallia è necessaria Gara
3 sul campo del Gualdo. |
SEMIFINALI
PLAYOFF gara3 - RISULTATI |
AD
Salus BK Gualdo |
AD
Basket 2000 Senigallia |
45 |
33 |
Il
Gualdo tadio è l'altra finalista. |
FINALE
PLAYOFF - RISULTATI |
Gara 1 13/4/2013 |
ASD
Adriatica Bk Pescara |
AD
Salus BK Gualdo |
70 |
62 |
Gara 2 21/4/2013 |
AD
Salus BK Gualdo |
ASD
Adriatica Bk Pescara |
57 |
69 |
Basket Rosa Pescara vince i Playoff e va allo spareggio preliminare
per la promozione in A3 contro il Basket Ruggi Salerno (vincente
del girone Campania-Puglia). |
 
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HIGHLIGHTS  Gualdo Tadino (PG), Domenica 21 aprile
2013 - Serie
B gir. A, finale play-off, gara 2. AD Salus Bk Gualdo -
ASD Adriatica
Basket Pescara 57-69
Basket Rosa Pescara si aggiudica anche gara 2 di Finale
Play-off, battendo in trasferta il Gualdo Tadino. Al
cospetto di un pubblico numeroso e sportivo, le abruzzesi devono
faticare non poco per avere ragione delle combattive e brave
avversarie che, con Baldelli in testa (19 punti con 4 triple),
restano a pochi punti di distanza fino ai primi minuti dell'ultimo
tempino. Ottima la prestazione del tandem Servadio-Scoglia, la
prima con 17 punti e 2 triple, la seconda con altrettanti punti
e un buon bottino di rimbalzi, ben sostenute da Caso e compagne. Il primo quarto, dopo aver visto le umbre in testa
nei primi minuti, vede il sorpasso delle pescaresi sul 12-13
con la sirena che arriva sul 16-18. Secondo quarto equilibrato
con le umbre che riescono ad impattare meritatamente sul 29 pari.
Coach Schiazza cerca di assestare le pedine proponendo un quintetto
più aggressivo in difesa. La scelta viene premiata con
un parziale di 8-11 che, tuttavia, non rassicura ancora le abruzzesi
che, alla terza sirena, sono davanti di sole 3 lunghezze sul
37-40. Solo un sospirato minibreak di 0-7 con triplone di Servadio,
verso la metà dell'ultimo tempino, riesce a portare a
distanza di sicurezza il Pescara, con punteggio sul 46-56, anche
se le umbre, del tutto indomite, hanno ancora un pericoloso ritorno
con due triploni, per fortuna non consecutivi, di Baldelli e
Mezzadri, cui replicano le Adriatiche che, mandate in lunetta
dai falli sistematici finali delle avversarie nel tentativo di
riacciuffare in questo modo la partita, riescono a mantenere
le distanze fino a raggiungere il +12 finale, grazie ai contestuali
errori nel tiro delle generosissime ma stanchissime ragazze di
coach Marini. Alla fine il pubblico rende il giusto
omaggio alle sue beniamine, senza mancare di applaudire le ragazze
pescaresi, con una sportività che desideriamo rimarcare,
anche per il semplice fatto che è sempre più rara
a vedersi sui campi. I complimenti ricevuti a fine partita, nei
saluti di rito, dalle ragazze e dallo staff umbro, uniti agli
applausi a scena aperta del pubblico, resteranno per sempre a
sugello di un'annata stupenda, con ben 18 vittorie su 19 partite
(unica sconfitta, lo ricordiamo, di un solo punto dopo un supplementare).
Un'annata che sta per finiree che, ad oggi, già ha reso
grandi soddisfazioni allo staff pescarese, con i testa il presidente
Marco Lepore e il tandem tecnico Schiazza-Franceschini. Nessuno
nasconde la prora gioia, mitigata solo dal pensiero che sulla
strada di questa fantastiche ragazze, verso la A3, ci sono ancora
due ostacoli da superare, per primo il Basket Ruggi Salerno,
vincitore del girone Campania-Puglia e poi, in caso di vittoria,
la Rainbow Catania, vincitrice del girone Sicilia-Calabria. Gara 1 a Salerno tra due settimane, rirtorno a Pescara
la settimana seguente. Solo due partite con differenza canestri
in caso di una vittoria per parte. Il pensiero,
inutile nasconderlo, è lì. Quindi ... vietato festeggiare
troppo.
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 ... dall'alto
in basso ... (foto
di Giovanni Iovacchini)
AD Salus Bk Gualdo 57
Marcotulli 10, Paciotti, Spigarelli, Morroni 10, Matarazzi 4,
Toffano, Baldelli 19 (4 tr.), Franciolini 6, Mezzadri 8 (2 tr.),
De Canonico, Guidubalid, Abbati; coach M. Marini.
Asd
Adriatica Basket Pescara 69
Marino 2, Caso 4, Mauri 8, Servadio 17 (2 triple), Domanin 6,
Bassano 1, Procaccini 9, Giampietro, Sciarretta 5 (1 tr.), Scoglia
17; coach M. Schiazza, assistant coach M. Franceschini.
Falli: Gualdo Tadino 21 - Pescara 18.
Tiri liberi: Gualdo T. 9 su 9 - Pescara 17 su 23.
Parziali: 16-18, 13-11 (29-29), 8-11
(37-40), 20-29 (57-69).
Arbitri:
Leonelli e Doronin. |
 
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HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 13 aprile 2013 - Serie B gir. A, finale
play-off, gara 1. ASD
Adriatica Basket Pescara
- AD Salus Bk Gualdo 70-62
Dopo
un riposo davvero poco opportuno, ma obbligatorio causa calendario,
di ben 20 giorni, le Tigri
di Basket Rosa Pescara artigliano
Gara 1 di Finale superando il Gualdo Tadino, avversario di tutto
rispetto, con una compagine giovane, combattiva, tecnicamente
e fisicamente molto ben messa, nonostante l'assenza di lunghe. Nelle tre settimane antecedenti l'incontro, coach
Schiazza e Staff intero non hanno fatto altro che tenere alta
la guardia, ben conoscendo la tenacia e la preparazione delle
avversarie. Il ruolo di favorita, per giunta, come già
accaduto in altri gironi, poteva giocare solo a sfavore delle
Adriatiche e, difatti, quando ad inizio del terzo quarto, una
serie di errori davvero banali e, per questo, gravi, sia in attacco
che in difesa, consentivano alle tenacissime umbre di portarsi
a sole tre lunghezze di distanza sul 53-50, rimontando un divario
di 14 punti (27-13) che le pescaresi erano riuscite a creare
ad inizio del secondo tempino, c'è voluta tutta l'esperienza
e la forza di questo gruppo di ragazze davvero eccezionale che
Pescara si ritrova. Una città che, purtroppo, mostra spesso
di essere poco comprensiva e assai poco grata con chi ha il solo
torto di non amare di dare pedate ad un pallone, ma ci gioca
in altro modo, dando spettacolo e senza bloccare un quartiere
e mezzo della propria città o di altre! Tornando
alla bella partita, il finale di gara, vede una superba Servadio,
ben assecondata da tutte le compagne, salire in cattedra a dettare
giocate e ritmo, sicché il Pescara si riporta alla fine
su un più rassicurante +10, limato infine di due punti
dalle brave ragazze di coach Marini, giustamente soddisfatto
a fine partita, unitamente a tutto lo Staff umbro, per la bella
prestazione delle proprie ragazze, con le "solite"
Mezzadri e Baldelli, quest'ultima autrice di ben 27 punti, tre
triple, una prestazione da campionessa del parquet e di fair-play
allorquando, in un momento importante della partita, ha deciso
di segnalare alla coppia arbitrale di aver deviato lei la palla,
impedendo l'assegnazione errata di una rimessa a favore della
propria squadra. Che dire. Quando si gioca così bene,
con agonismo, tecnica e correttezza e, per giunta, si fanno gesti
simili
Chapeau! Da segnalare l'esordio
stagionale di Valentina Giampietro che, dopo un avvio incerto
dovuto alla lunga assenza dai campi di gara, tira fuori, proprio
nel delicato finale, 4 canestri consecutivi assai preziosi, riscoprendo
la sua tempra migliore. Da una parte dunque un
gruppo, anzi un Branco che continua a dare soddisfazioni ad una
città e, riteniamo, ad una regione intera, un gruppo che
continua a vincere (17 su 18 con oggi) e a dare spettacolo ,pur
tra tante difficoltà "ambientali", soprattutto
economiche e logistiche, dall'altra, lo diciamo mestamente e,
forse, rassegnati, uno pseudo-sport, assai più celebrato
e spudoratamente spendaccione che, per giunta, da anni si fa
notare solo per la corruzione dilagante, inquinamenti di varia
natura (sangue e urine compresi e chi vuol capire, capisca!)
e il pesante spiegamento di forze, spesso in assetto di guerra
(zone rosse, check point, gabbie, barriere, forze dell'ordine
in assetto anti-sommossa ... chiedete loro che cosa li impegna
di più e li preoccupa di più tra le tante mansioni
che devono svolgere quotidianamente, provate!), spiegamento da
guerra, insomma, che talvolta nemmeno è sufficiente. La
contemporaneità della partita di oggi, inizialmente prevista
alle 18:00 e spostata alle 20:30, pure con gran fatica, unitamente
ai problemi logistici per ospitanti ed ospiti nel poter raggiungere
l'impianto di via Elettra, è davvero emblematico di uno
stato di cose che, per gli amanti dello sport vero, di tutti
gli sport veri, è da anni oltre ogni livello di sopportazione
e richiede riflessione e, soprattutto, un cambiamento di rotta
secco. Difatti, solo quando in questo mondo si capirà
che, come in altri paesi, lo spettacolo e lo sport sono altra
cosa, allora sì che potremo dire di vivere in un mondo
a misura umana, con le Tigri Rosa
magari ancora a dare spettacolo vero e le altre "belve-umane"
rinchiuse preventivamente
e a fin di bene in gabbie molto
resistenti e con le chiavi gettate nel Pescara dove, chi vuole,
può tuffarsi per recupararle!
 Basket Rosa,
nel frattempo, continua nella sua strada, a far giocare il meglio
del vivaio pescarese, e non soltanto, e persino a dare spettacolo. Prossimo impegno Gara 2 a Gualdo Tadino, Domenica
21 aprile, alle 18.00. Sarà battaglia. Si spera bella
come la prima. Nessuno può pensarla diversamente.
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 Il Branco. Da siinstra: coach Maurizio Schiazza,
Veronica Scarponcini, Sara Moscatello, Laura Caso (cap), Valentina
Giampietro, Serena Scoglia, Jeannette Guilavogui, Martina Marino,
Sara Venturini, Serena Mauri, assistant coach Marco Franceschini,
in ginocchio da sinistra: Francesca Del Sole, Serena Sciarretta,
Jessica Bassano, Camilla Servadio, Maria Vittoria Procaccini,
Sara Domanin, Francesca Lucente. Completano il Roster: Valeria
Martino, Laura Moré, Claudia Cicconetti, Chiara Renzetti,
Giulia Sargiacomo e Ilaria Magrini. (foto di Giovanni Iovacchini)
Asd
Adriatica Basket Pescara 70
Marino 4, Caso 11, Mauri 8, Servadio 10 (2 triple), Domanin 2,
Del Sole, Procaccini 6, Lucente, Giampietro 8, Sciarretta 9,
Moscatello, Scoglia 12 (1 tr.) ; coach M. Schiazza, assistant
coach M. Franceschini.
AD Salus Bk Gualdo 62
Marcotulli 1, Paciotti, Spigarelli 3, Morroni 2, Matarazzi 9,
Toffano, Baldelli 27 (3 tr.), Franciolini 2, Mezzadri 15 (2 tr.),
De Canonico 3, Guidubaldi, Abbati 2; coach M. Marini.
Falli: Pescara 19 - Gualdo Tadino 18.
Tiri liberi: Pescara 15 su 21 - Gualdo T. 11 su 18.
Parziali: 24-13, 38-29 (14-16), 49-45
(11-16), 70-62 (21-17).
Arbitri:
Laveneziana di Chieti e Palazzeschi di Francavilla al Mare (CH). |
 
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HIGHLIGHTS  Perugia, Sabato 23 marzo 2013 - Serie B gir. A, semifinale
play-off, gara 2. Pol.
Madonna Alta Perugia - ASD Adriatica Basket Pescara 35-58
E' di nuovo BRANCO! Le Tigri
di Basket Rosa Pescara superano l'ostacolo semifinale-Perugia ed ora
attendono di conoscere il nome dell'altra finalista tra Gualdo
Tadino e Senigallia. Gara 1 a Pescara presumibilmente il 13 aprile. Partenza sicura, bella, bella davvero. Subito è
2-8, poi 6-14 fino al 9-20 della prima sirena. Al di là
del perentorio +11 è la squadra che, subito, fin dalle
prime azioni, mette sul piatto sicurezza e precisione, in poche
parole, mette giù le carte migliori, dalle individualità
al gioco corale. Si intravedono i primi sorrisi, quelli particolari
di chi soffre quando le cose non vanno come desidererebbe e che,
tra i sorrisi che sono sempre e comunque bella cosa, sono certamente
quelli più belli. Il Perugia lotta e cerca di resistere,
con encomiabile tenacia, ma le Tigri piazzano ancora le loro
artigliate letali e, dopo un secondo quarto di contenimento,
in cui tengono distanti le avversarie nonostante il loro generoso
tentativo di rientrare in partita, chiudendo su un tranquillo
21-35, lanciano il loro attacco decisivo e, con un terzo tempino
dal parziale di 3-13, in cui non concedono quasi nulla alle umbre,
chiudono il match sul 24-48, dando una dimostrazione di forza
non indifferente, non tanto per il vantaggio accumulato in tre
quarti di gara, di per sé notevole, ma per il modo sicuro
ed autoritario con il quale sono riuscite, senza strafare, ad
arrivarci. Bene tutte le ragazze. Lo
scout alla fine dice della MVP Serena Scoglia, bruciante e letale
all'avvio, decisiva nel prosieguo (valutazione 18), senza dimenticare,
limitandoci alle valutazioni in doppia cifra, Sara Domanin che,
quando tira fuori per bene le sue unghie affilate è capace
di questo (valutazione 14) e ben altro, ma anche la capitana
Laura Caso che, in progresso da settimane, ha offerto il suo
preziosissimo contributo sotto le plance e non solo lì
(valutazione 13). Da segnalare anche Serena Sciarretta, con ottima
partenza nello starting-five e 11 punti all'attivo. Tutte prestazioni
elevate ottenute, si noti, con non oltre 20 minuti di gioco a
testa, concessi da Coach Schiazza che, saggiamente, ha disposto
opportune rotazioni, dando modo alle giovani Venturini, Scarponcini,
Cicconetti e Del Sole (due Under19 e due Under17) di mettersi
in mostra.
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"IL" RUGGITO
DEL BRANCO. |
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Le Tigri, per come
la vedo io, non sono animali selvaggi, bensì sono creature
speciali.
Per
quanto è poi noto tra gli appassionati, la Tigre è,
tra i grandi felini, pensate un po', quello che più assomiglia
al gatto per il suo modo di osservare, agire, muoversi, correre,
scattare, saltare ma, soprattutto, scherzare, giocare e scambiare
gesti di affetto nei momenti di contentezza e di tenerezza. Pensate
che, sebbene con modalità e suoni diversi, più
gutturali e profondi per le Tigri, riescono perfino a fare "le
fusa" e, da piccole, "fanno la pasta" per ottenere
più nutrimento, esattamente come i gattini. Eppure, quando
occorre, per procurarsi cibo e per difendere se stesse, il branco
o i loro piccoli sono, in assoluto, tra gli esseri viventi più
coraggiosi che si conoscano, delle irriducibili combattenti,
istintivamente incapaci di fare dietro-front, nemmeno di fronte
al fuoco, sempre pronte a sacrificarsi, facendosi coraggio con
quello che, giustamente, viene ritenuto il ruggito più
terribile che si conosca (persino rispetto
al leone), terribile sicuramente in quanto associato ad una modalità
di attaccare del tutto particolare, spesso frontale e non da
dietro, come per gli altri felini, di modo che, anche la livrea
del suo mantello e la configurazione della sua testa, particolarmente
disegnata nella forma e, soprattutto, nei colori e nelle linee,
è oggettivamente l'immagine dell'aggressività.
Quando una Tigre, anche da sola, attacca, o semplicemente ruggisce,
alzando anche solo una zampa senza nemmeno colpire, può
incutere solo timore, anzi terrore, a chi se ne trova una di
fronte, anche solo a guardarla, persino dietro le sbarre di una
gabbia. Provate a dare semplicemente noia ad una pacifica Tigre
di uno zoo (sempre con le sbarre di mezzo per il vostro bene!),
osservate e, soprattutto, ascoltate bene la sua reazione. Capirete. Dopo la partita, dentro il pulmino che le riportava
a casa, a modo loro, le Tigri Rosa
hanno sorriso, riso e scherzato tra loro, con l'assistent coach
Franceschni e con il sottoscritto (il resto dello staff al seguito
e alcune giocatrici hanno viaggiato in altre due auto), per tutto
il viaggio, con una piacevole verve e per circa tre ore filate,
sopraffatte dalla stanchezza solo dopo l'una di notte, poco prima
di arrivare a casa. Sembravano delle Tigri soddisfatte, desiderose
di scambiarsi solo scherzi e di giocare tra loro, proprio come
fanno le Tigri, similmente ai gatti domestici, quando stanno
bene e, a modo loro, piacevolmente e spensieratamente, giocano
insieme o persino in solitudine. Contentezza del
tutto giustificata quella del post-partita, collegata al sorriso
e alla serenità ritrovate in campo (ma a dire il vero
anche durante la settimana), grazie al fatto, apparentemente
semplice e mai scontato, di aver ritrovato se stesse ed il bel
gioco per gran parte della gara, contro un Perugia volitivo e
tenace, in una partita per nulla semplice. Quasi tre quarti da
manuale, condotti in velocità, fluidità, elevata
precisione realizzativa, con difesa alta, agressiva e pulita,
con attacchi fluidi e sempre incisivi, azioni strappapplusi da
quella parte di pubblico a cui piace il basket, con l'ultimo
quarto, efficace anche questo, a tenere a bada il serrate finale
delle avversarie senza subire alcun tipo di danno e con il necessario
turnover. Giusto sette giorni fa, come altre volte
accaduto, si era detto con chiarezza che non si poteva che credere
in loro, ossia nel branco, in cui ci sono loro, le giocatrici,
ovviamente, ma nel quale siamo inclusi noi tutti dello Staff
tecnico-dirigenziale. Ecco. Ieri, fin dalle primissime
battute ho personalmente avvertito il segnale che, inconfondibilmente
alle mie orecchie e ai miei personalissimi occhi, preannuncia
buone cose e rende tutto più bello e semplice; ho sentito
nuovamente nell'aria "IL" RUGGITO. Non l'insieme di
più ruggiti, ma un unico potente ruggito, contemporaneo,
di giocatrici e staff, alzato forte al cielo e ripetuto, con
i comportamenti che contano, più volte in 40 minuti, un
ruggito fatto di attenzione, concentrazione, volontà di
fare solo bene, presenza in campo e in panca, movimenti tempestivi,
fluidità, gioco, precisione, gesti individuali apprezzabili
e coralità, sostegno reciproco, incitamenti ... applausi
e high-five . E'
un ruggito questo che le Tigri Rosa
e il loro tecnico (e perché no, anche i Dirigenti) hanno
sempre dentro, nel loro particolarissimo DNA sportivo, un ruggito
stavolta venuto fuori bene, proprio bene e al momento giusto,
e non solo da parte delle Tigri in campo, per far comprendere
a tutti il proprio vero valore e per ribadire reciprocamente
a se stessi, uno per uno (giocatrici e staff) la propria convinzione,
la propria serietà, il proprio attaccamento alla "divisa",
al "gruppo", anzi al "branco", che merita
tanta, ma tanta riconoscenza e fortuna, in ogni senso, ben oltre
i non pochi successi meritatamente acquisiti sul campo, in una
stagione sportiva che è già da ricordare, anche
se non è affatto finita. Sandokan, la della 
LO
SCOUT DELLA PARTITA

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 La formazione vittoriosa
a Perugia con, al centro, l'infortunata Valeria Martino.
 Da
sinistra in piedi: Veronica Scarponcini, Serena Scoglia, Martina
Marino, Sara Domanin, Serena Mauri, Laura Caso (cap.); in ginocchio:
Serena Sciarretta, Claudia Cicconetti, Francesca Del Sole, Maria
Vittoria Procaccini, Camilla Servadio, Sara Venturini.
Pol.
Madonna Alta Perugia 35 Mezzetti 2, Malloni 5 (1
tr.), Zito 6, Mascolo E. 9, Mascolo G. 4, Fallavollita, Brizioli,
Pellegrini 2, Alliegro 7, Graziani. Coach: Palmerini.
Asd Adriatica Basket Pescara 58 Marino 4, Caso
5, Mauri 6, Servadio 6, Domanin 8, Del Sole 2, Procaccini 2,
Scarponcini, Cicconetti 2, Venturini, Sciarretta 11, Scoglia
12. Coach Maurizio Schiazza, assistente Marco Franceschini.
Parziali: 9-20, 12-15 (21-35), 3-13 (24-48),
11-10 (35-58).
Tiri liberi: Perugia
8 su 12 - Pescara 11 su 15.
Falli:
Perugia 20 - Pescara 15.
Arbitri:
Sciarrini Michael di Terni e Petritaj Rexinald di Orvieto (TR). |
 
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HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 16 marzo 2013 - Serie B gir. A, semifinale
play-off, gara 1. ASD
Adriatica Basket Pescara
- Pol. Madonna Alta Perugia 57-36
In
gara1 di Semifinale Play-off, Basket Rosa Pescara
supera Perugia, mentre nell'altra semifinale Guado bette Senigallia
56 a 40. Sabato prossimo gara2 a campi invertiti e poi, se necessario,
gara3 sullo stesso campo di gara1, per designare le due finaliste
del girone. Non inganni il +21 finale di Pescara.
E' stata una fatica inattesa. Ci è voluto infatti un perentorio
ruggito finale delle Tigri
Rosa, ossia il 28 a 10
dell'ultimo quarto per liberarsi di un Perugia volitivo e tenace
che ha davvero messo a dura prova le pescaresi che, anche oggi,
non sono riuscite a far valere la loro caratura tecnica superiore
per buona parte della gara. In pratica in un terzo quarto furente,
le pescaresi hanno realizzato in 10 minuti gli stessi punti dei
30 minuti precedenti. Fino al terzo quarto, infatti,
sul 29-26, le umbre, pur se ad armi oggettivamente impari, hanno
tenuto botta, meritando quel -3 che indica, in fondo, una quasi
parità. In ombra tutte le ragazze di Basket Rosa Pescara, tranne Servadio, con 12 punti, ma comunque
non ancora ai livelli che le competono e Procaccini, assolutamente
la migliore in campo, con ben 3 triple e 15 punti, decisiva per
tutta la gara e, soprattutto, protagonista nel decisivo break
finale. Bene anche la under19 Sara Venturini, pienamente recuperata
dopo un serio infortunio, molto apprezzata nei pochi minuti giocati
alla fine. Vediamo qualche dato. Non male la difesa,
con pochi canestri concessi, diverse palle recuperate e plance
ben presidiate dalle lunghe, ma in attacco, obiettivamente, se
si realizzano appena 29 punti, ossia una media di 10 punti nei
primi tre quarti, a prescindere dagli avversari che non hanno
fatto follie, ma hanno solo fatto, e bene, quello che ci si poteva
aspettare; se si segna così poco, con percentuali anche
assai basse, giocando anche non bene, bisogna ammettere che qualcosa
non va e chiedersi il perché in quanto è necessario
recuperare in fretta uno smalto, per ora, smarrito e che, fortunatamente,
si intravede ancora, sebbene solo a sprazzi, come accaduto oggi
in alcuni minuti del terzo quarto e, soprattutto, nell'ultimo
tempino. Queste ragazze sono in grado di fare
meglio e possiamo solo sperare che ritrovino presto convinzione
nei loro mezzi, ma anche condizione e gioco. Non possiamo che
crederci!
AUGURIAMOCI TUTTI CHE NON SIA FINITA COSI' "E'
finita, è finita, stavolta ho chiuso per sempre ...".
Mentre il dolore la faceva soffrire fortemente, Valeria Martino,
l'esperta play di Basket Rosa, non poteva non pensare al suo
futuro sportivo. Lei, che aveva fortementte voluto nuovamente
unirsi al gruppo, a campionato avviato, per la sua grande voglia
di giocare, di non poter stare senza quella palla a spicchi in
mano, senza le compagne, il campo, lo spogliatoio. Lei decisa
a dare, come sempre, il suo esemplare e prezioso apporto tecnico
ed umano, si è lanciata in volo su un rimbalzo in una
zona dell'area pitturata dove, solitamente, le piccole play non
si avventurano. Lei, manco a dirlo, su quella maledetta palla
ci è voluta andare, come sempre faceva su ogni palla da
recuperare, non per la sua gloria ma, umilmente, per la sua squadra. Ed era riusciya a farla sua quella palla, ghermendola
alle prestanti avversarie con un balzo da Tigre , tenendola stretta tra gli artigli,
per offrirla al branco. Purtroppo, sbilanciata in volo, è
caduta malamente a terra ed ha sentito un "crack" secco
al suo ginocchio destro, accasciandosi sul parquet. Poi le urla
di dolore, la squadra e il pubblico attoniti, mentre Valeria
veniva portata a braccia verso la sua panchina da due avversarie
(grazie Perugia!), in un gesto ormai divenuto raro e che, invece,
vorremmo sempre vedere. Che dire, ora. Dài,
Valeria ... vedrai che ti toccherà giocare ancora, che
non potrai permetterti di riposare troppo. Io, come tutti, mi
auguro solo una cosa: che, da gran combattente quale sei, ti
rimetterai in sesto presto e, soprattutto, che non sia come tu
hai detto, ossia che NON SIA FINITA COSI'!
Sandokan,
la della 
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 Mavi Procaccini, MVP
della partita.
Asd Adriatica Basket Pescara 57 Marino 2, Caso
2, Mauri 4, Servadio 12, Domanin 8, Bassano, Procaccini 15 (3
tr.), Martino 2, Scarponcini NE, Venturini 5, Sciarretta 1, Scoglia
6. Coach Maurizio Schiazza, assistente Marco Franceschini.
Pol.
Madonna Alta Perugia 36 Mezzetti 4, Nalloni 1, Zito,
Mascolo G. 6, Cardinali 9, Brizioli 4, Pellegrini 6, Mascolo
G. 3, Alliegro 3 (1 tr.). Coach: Palmerini.
Tiri liberi:
Pescara 8 su 17 - Perugia 11 su 18.
Falli:
Pescara 24 - Perugia 18
Parziali:
12-8, 8-13 (20-17), 9-9 (29-26), 28-10 (57-36).
Arbitri: Palazzeschi Danilo di Francavilla al M.
(CH) e Ferraioli Andrea di Teramo. |
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PRIMA
FASE - 1a giornata ANDATA (27-28/10/2012) - RISULTATI |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
AD
Basket 2000 Senigallia |
62 |
65 |
AD
Fermano Basket Femm. |
Basket
Club Perugia |
56 |
43 |
AD
Salus BK Gualdo |
ASD
Adriatica Bk Pescara |
48 |
55 |
|
PRIMA
FASE - 1a giornata RITORNO (8/12/2012) - RISULTATI |
AD
Basket 2000 Senigallia |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
46 |
38 |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
AD
Salus BK Gualdo |
81 |
53 |
Basket
Club Perugia |
AD
Fermano Basket Femm. |
50 |
54 |
|
PRIMA
FASE - 2a giornata ANDATA (3/11/2012) - RISULTATI |
ASD
Adriatica Bk Pescara |
AD
Fermano Basket Femm. |
65 |
39 |
AD
Basket 2000 Senigallia |
AD
Salus BK Gualdo |
64 |
50 |
Basket
Club Perugia |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
45 |
54 |
|
PRIMA
FASE - 2a giornata RITORNO (15/12/2012) - RISULTATI |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
Basket
Club Perugia |
63 |
59 |
AD
Salus BK Gualdo |
AD
Basket 2000 Senigallia |
62 |
43 |
AD
Fermano Basket Femm. |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
47 |
56 |
|
PRIMA
FASE - 3a giornata ANDATA (10/11/2012) - RISULTATI |
AD
Salus BK Gualdo |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
48 |
39 |
AD
Fermano Basket Femm. |
AD
Basket 2000 Senigallia |
35 |
24 |
Basket
Club Perugia |
ASD
Adriatica Bk Pe
- d1ts |
61 |
60 |
|
PRIMA
FASE - 3a giornata RITORNO (22/12/2012) - RISULTATI |
AD
Basket 2000 Senigallia |
AD
Fermano Basket Femm. |
45 |
24 |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
AD
Salus BK Gualdo |
45 |
51 |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
Basket
Club Perugia |
78 |
41 |
|
PRIMA
FASE - 4a giornata ANDATA (17/11/2012) - RISULTATI |
AD
Basket 2000 Senigallia |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
44 |
59 |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
AD
Fermano Basket Femm. |
59 |
39 |
AD
Salus BK Gualdo |
Basket
Club Perugia |
67 |
52 |
|
PRIMA
FASE - 4a giornata RITORNO (12/1/2013) - RISULTATI |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
AD
Basket 2000 Senigallia |
59 |
39 |
AD
Fermano Basket Femm. |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
47 |
46 |
Basket
Club Perugia |
AD
Salus BK Gualdo |
45 |
41 |
|
PRIMA
FASE - 5a giornata ANDATA (24/11/2012) - RISULTATI |
AD
Fermano Basket Femm. |
AD
Salus BK Gualdo |
44 |
48 |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
69 |
40 |
Basket
Club Perugia |
AD
Basket 2000 Senigallia |
57 |
47 |
|
PRIMA
FASE - 5a giornata RITORNO (19/1/2013) - RISULTATI |
AD
Salus BK Gualdo |
AD
Fermano Basket Femm. |
58 |
47 |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
52 |
56 |
AD
Basket 2000 Senigallia |
Basket
Club Perugia |
54 |
56 |
|
SECONDA
FASE - 1a giornata (2/2/2013) - RISULTATI |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
AD
Salus BK Gualdo |
81 |
61 |
AD
Basket 2000 Senigallia |
AD
Fermano Basket Femm. |
41 |
47 |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
Basket
Club Perugia |
87 |
66 |
|
SECONDA
FASE - 2a giornata (9/2/2013) - RISULTATI |
AD
Salus BK Gualdo |
AD
Fermano Basket Femm. |
51 |
33 |
Basket
Club Perugia |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
32 |
64 |
AD
Basket 2000 Senigallia |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
|
|
|
SECONDA
FASE - 3a giornata (16/2/2013) - RISULTATI |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
AD
Basket 2000 Senigallia |
65 |
38 |
AD
Fermano Basket Femm. |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
29 |
48 |
ASD
Basket Club Perugia |
AD
Salus BK Gualdo |
60 |
54 |
|
SECONDA
FASE - 4a giornata (23/2/2013) - RISULTATI |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
ASD
Adriatica Bk Pescara  |
43 |
54 |
AD
Fermano Basket Femm. |
ASD
Basket Club Perugia |
53 |
59 |
AD
Salus BK Gualdo |
AD
Basket 2000 Senigallia |
55 |
35 |
|
SECONDA
FASE - 5a giornata (2/3/2013) - RISULTATI |
ASD
Adriatica Bk Pescara |
AD
Fermano Basket Femm. |
61 |
53 |
AD
Basket 2000 Senigallia |
Basket
Club Perugia |
59 |
41 |
AD
Salus BK Gualdo |
AD
Pol. Madonna Alta Perugia |
55 |
60 |
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HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 2 marzo 2013 - Serie B gir. A, seconda
fase, quinta giornata. ASD Adriatica Basket Pescara -
AD Fermano
Basket Femm.
61-53
Diciamo subito che non è stata
una partita bella, non è stata una prova esaltante delle
Tigri di Basket
Rosa Pescara, ma diciamolo,
anzi urliamolo: CRITICARE UNA SQUADRA CHE INFILA 14 VITTORIE
SU 15 SAREBBE INGIUSTO E DAVVERO INGENEROSO, soprattutto se si
pensa che l'unica sconfitta di un solo punto deriva da un tiro
della disperazione da oltre la metà campo ai supplementari.
Si consideri, inoltre, che giocare contro chi la mette subito
sul corpo a corpo, evitando in tutti i modi di scendere sul piano
tecnico, non è mai facile. Anche oggi si
è vista la solita partenza blanda, pur se questa volta
un pò giustificata dal fatto che le ragazze, non potendosi
giocare con entrambe le squadre con divisa chiara, sono state
costrette ad un cambio maglia tanto repentino quanto deconcentrante,
visto che le marchigiane si sono presentate a Pescara con maglia
bianca, mentre solitamente fuori casa si va con maglia scura.
Il regolamento invero avrebbe imposto il cambio alle marchigiane
posto che la maglia di chi gioca in casa deve essere chiara.
Le DOA (per i neofiti le Disposizioni Regolamentari) parlano
chiaro! Signorilmente, da educatissime padrone
di casa. le Pescaresi, anziché opporsi, con conseguente
non disputa della partita e certa vittoria a tavolino, hanno
preferito cambiarsi d'abito. Tigri dunque un pò distratte
dagli event e, dato tecnico non trascurabile, con metà
del solito starting-five di coach Schiazza "fermo ai box"
in attesa dell'arrivo delle maglie verdi (sbadatamente non tutte
le ragazze le avevano portate). In pratica a meno di dieci minuti
dall'inizio della partita si sono vissuti momenti di panico con
rincorsa ai telefonini per riuscire a contattare qualcuno disponibile
a recapitare la fatidica divisa color verde. Ci
risulta inoltre segnalata una Fiat 500 bianca vecchio tipo che,
rombando, bi-bippando, doppiettando e zizzagando, è riuscita
ad attraversare Pescara ben due volte, di sabato, intorno alle
18, pensate, in meno di 15 minuti, questo per recuperare alcune
divise verdi. Naturalmente si è aperta una battuta a tappeto
per ricercare e, si spera, catturare il pilota-pazzo! Dicevamo
della solita partenza che vedeva all'8' un parziale di 4 a 14
per le ospiti. A memoria la peggior partenza delle pescaresi
dall'inizio del campionato. Caso & C. non hanno avuto una
reazione cosmica, ma hanno semplicemente cominciato a macinare
giusto un briciolo di basket in più, soprattutto nel secondo
quarto, per far sì che la loro statura tecnica si palesasse
fino ad un parziale invertito di 20 a 7 che ha permesso alle
Tigri Rosa di andare nello spogliatoio avanti
di 3 sul 24-21. Nei successivi 2 quarti una gestione abbastanza
tranquilla della partita ha permesso alle abruzzesi di arrivare
alla terza sirena con un margine di 9 punti sul 43-34 e di chiudere
alla fine con il vantaggio di 8 punti. Tutto questo nonostante
che le ospiti, per tutta la gara, hanno deciso di rispondere
al fair-play del cambio divisa delle pescaresi con un gico che
ci limitiamo a definire rude, invero abbastanza puniti dai falli
sanzionati Da segnalare lo splendido esordio della
play-guardia Jessica Bassano, classe 1992; la sulmonese, scuola
Massimo Raida (che ringraziamo unitamente a tutto lo staff dirigenziale
e tecnico del Basket Centro Abruzzo Sulmona), in forza al branco
da gennaio, si è subito messa in evidenza con splendide
penetrazioni, difesa aggressiva e passaggi preziosi (tre assist),
un innesto davvero utile per questo finale di stagione. Serena
Mauri si è data il cambio con l'altra omonima del Pescara
come top player, mentre la collega è non tanto "serenamente"
rimasta al palo, purtroppo. Ora che è terminata
la fase regolare, aspettiamo di sapere quale sarà la quarta
classificata che ci sfiderà nella semifinale play-off
in tre gare casa-fuori-casa. Riteniamo che la classifica rispecchi
i valori visti in campo, quindi la bagarre in coda che vede 4
squadre a 10 punti in lizza per la quarta piazza non fa che confermare
che una vale l'altra, ma se dovessimo scegliere vorremmo evitare
di tornare ancora una volta a Perugia e a tal proposito giunge
lieta la notizia della sconfitta del Basket Club PG in quel di
Senigallia, pertanto il lotto delle pretendenti al 3° e 4°
posto è ristretto a Fermo, Madonna Alta Perugia e Senigallia
che, in barba a tutto il buonsenso del mondo recupereranno una
gara a campionato finito. Da oggi in poi tutte
le partite saranno decisive e verranno una dopo l'altra, quindi
massima concentrazione e poco turn-over dovranno per forza di
cose essere una prerogativa.
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 Da sinistra in piedi:
Serena Mauri, Sara Moscatello, Martina Marino, Laura Caso, Serena
Scoglia, Veronica Scarponcini: in basso: Serena Sciarretta, Francesca
Del Sole, Sara Domanin, Maria Vittoria Procaccini, Camilla Servadio,
Jessica Bassano.
Asd Adriatica Basket
Pescara 61 Marino
5, Caso 9, Mauri 18 (1 tr.), Servadio 9, Domanin 4, Bassano 8,
Del Sole 2, Procaccini 2 (1 tr.), Scarponcini 1, Sciarretta 4,
Moscatello, Scoglia. Coach: Schiazza, Assistente: Franceschini.
AD
Fermano Basket Femm. 53 Macaluso 12 (2 tr.), Cipriani
3, Dinaro 5, Ricci 2, Lanciotti 2, Quintili 20 (2 tr.), Angelini
5, Fratalocchi 4, Concetti NE, Geovetti NE, Pelliccetti NE, Cognini.
Coach: Fidani
Tiri liberi:
Pescara 25 su 34 - Fermo 11 su 14.
Falli:
Pescara 18 - Fermo 27 (1 tecnico)
Parziali:
7-14, 17-7 (24-21), 19-13 (43-34), 18-19 (61-53).
Arbitri: Tiberio e Cozzi di Teramo.
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HIGHLIGHTS  Perugia, Sabato 23 febbraio 2013 -
Serie B
gir. A, seconda fase, quarta giornata. AD Pol. Madonna Alta Perugia - Asd Adriatica Basket Pescara 43-54
PERICOLO SCAMPATO!!! ... SORRIDIAMOCI
SU. Subito viene da pensare al "pericolo
neve": niente di tutto ciò, anche se a Colfiorito
le Tigri
di Basket Rosa Pescara hanno
dovuto attraversare una bufera, incrociando molte auto di traverso,
con coach Schiazza che si è dato da fare, a mo' di volontario
acquisito al volo della "Protezione Civile", per sgomberare
la strada. Quindi ci si potrebbe riferire al "pericolo Perugia":
lo si conosceva abbastanza per poterlo definire, aleno nella
sua tana, un grosso pericolo, ma di questo parleremo fra un pò.
Allora non rimane che "pericolo gioco duro,
tollerato oltre misura": a dire il vero, possiamo anche
sbagliare , ma una coppia
di arbitri di Perugia (poco conta se di città o di provincia)
in casa del Perugia non può certo definirsi una circostanza
azzeccatissima. In questi casi è d'obbligo prendersi semplicemente
una tisana calmante (del bromuro per chi ha la pressione troppo
alta) perchè altrimenti ... Tuttavia, in fondo in fondo,
nemmeno di questo si è trattato. MA DI
CHE PERICOLO SI PARLA, ORDUNQUE??? ... il vero pericolo era stato
manifestato da coach Schiazza venerdì sera all'ultimo
allenamento prima della partita: "Se domani si perde,
domenica mattina si fa allenamento!". Questo era il
"vero pericolo" da scampare. Fortunatamente Capitan
Caso aveva preventivato una gita fuori porta proprio per domenica,
per questo ha sfoderato una prestazione delle sue, di quelle
che lo scorso anno ci aveva abituato a vedere, battagliera su
tutti i palloni, aggressiva e sempre nei limiti in difesa, pulita
in attacco: valutazione 19 in 24 minuti. Scoglia aveva del sonno
da recuperare, così deve aver deciso in anticipo che domenica
mattina si sarebbe svegliata tardi, verso le 11.30, senza un
allenamento punitivo tra i piedi; ecco perché, a scanso
di equivoci che stavano nascendo nei primi due quarti, ha sfoderato
un 5 su 7 da 2 ed un 1 su 1 da 3 nelle ultime due porzioni corredate
da 4 rimbalzi difensivi e 2 palle recuperate, valutazione 19.
Morè aveva appuntamento col suo ragazzo e "non sia
mai doversi allenare domenica mattina!", quindi 100% da
3 e 50% dal campo dopo un avvio "preoccupante": valutazione
9, in un partita dove l'agonismo l'ha fatta da padrone. Che dire,
poi, di Mauri che deve fare un salto al Centro Commerciale ogni
domenica mattina? Anche lei voleva scansare il pericolo, l'unica
"serena" (di nome e di fatto) insieme con Scoglia,
per il semplice fatto che sono state le uniche con lo zero sulla
casella "falli fatti". Vi chiederete a questo punto
perchè si vuole porre l'accento su questa circostnza?
Perchè, come si diceva prima, con un certo modo di interpretare
il gioco, anzi l'antigioco, troppo spesso concesso a discapito
dello spettacolo e dello sport, è già tanto riportare
a case le ragazze integre fisicamente e, addirittura, durante
la partita, averne alcune senza falli fischiati contro. Il
dato sconcertante è che sono stati fischiati 21 falli
contro il Pescara, randellato dal primo al quarantesimo minuto,
e 13 contro Perugia, in una partita dove alle umbre tutto è
stato permesso: "entrate ad ariete", "uso delle
braccia a mò di randello, spada o accetta", "sgambetti
e ginocchiate spacca gambe", "aggressioni all'arma
bianca sotto canestro" ... ne abbiamo viste di cotte e di
crude, cose che un amante del basket, del vero Basket con la
"B" maiuscola, neppure immaginerebbe lontanamente. Naturale dunque
rimanere sconcertati per quanto accaduto a Camilla Servadio,
la giocatrice simbolo di questo Pescara forte tecnicamente, fisicamente
e di nervi, simbolo per la correttezza che la contraddistingue
sempre in campo e fuori, atleta che ogni squadra vorrebbe avere
anche solo per farla emulare dalle giovanissime come esempio.
Ecco l'episodio simbolo della partita. Durante una splendida
entrata a canestro, la brava play pescarese veniva scaraventata
a terra con una bastonata e, nel rotolare a terra rovinosamente,
se ne usciva con un innocente "Cazzarola!" (epiteto
ritenuto evidentemente offensivo, sic!). Vederla anziché
risarcita di un sacrosanto fallo antisportivo subito, sanzionata
invece con un fallo Tecnico, la dice lunga su quello che hanno
visto tutti e che Basket
Rosa Pescara ha dovuto
sopportare. Negli ultimi 15' minuti, coach Schiazza si è
dovuto preoccupare solo di calmare le ragazze che ad ogni fischio,
sovente contrario e a senso unico, erano lì lì
per scoppiare, come sono scoppiate le lacrime a Camì quando
"aggredita" dalla sua marcatrice, poco dopo, si è
vista fischiare il 5° fallo con la palla in mano dopo che
nell'azione precedente era stata "abbattuta" come un
birillo, anzi come una Tigre con una fucilata tra i due occhi,
proprio dalla stessa avversaria, ricevendo come premio il 4°
fallo. Fatta fuori così, con due attentati consecutivi.
Inerme. Ebbene, solo per aver resistito alle angherie subite
concedendosi unicamente quel suo semplice "Cazzarola!"
e nient'altro, Servadio merita l'MPP della partita. Concludendo,
il branco di Tigri
Rosa torna da Perugia,
con diversi lividi, ma sicuramente soddisfatto, lo staff tecnico-dirigenziale
pure. Pescara ha una squadra che stramerita la prima piazza,
cui non è precluso alcun sogno, una squadra-branco che
è riuscita, seppur non completamente (cosa sovrumana del
resto in certe condizioni), ad ambientarsi in un clima decisamente
ostile. Le abruzzesi, proprio in questa partita durissima, hanno
giocato da "prime in classifica", controllando la gara
meglio che si è potuto. Unico neo il non aver saputo evitare
l'exploit di Mascolo che ha realizzato 30 dei 43 punti perugini;
se al Pescara fosse riuscito anche questo, ora staremmo a parlare,
nonostante le ostilità subite, di una passeggiata, magari
con un po' di fiatone. Tuttavia le passeggiate è meglio
farle di domenica, perché si avvicinano i momenti cruciali
della stagione sin qui trionfale e che deve restare tale. Quindi ben vengano anche le battaglie, il branco
è pronto e sicuramente non lascerà i suoi artigli. Di seguito lo scout dell'incontro:

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Camilla Servadio
#9. (foto Tamborriello
D.)
AD
Pol. Madonna Alta Perugia 43 Bigini
NE, Mezzetti 3 (1 tr.), Fallavollita 2, Mascolo E. 30 (4 tr.),
Mascolo G., Cardinali 2, Caponeri NE, Brizioli, Pellegrini 4,
Alliegro 2, Graziani NE. Coach: Palmerini.
Asd Adriatica Basket Pescara 54
Marino 4, Caso 7, Mauri
8, Servadio 2, Domanin, Del Sole 2, Procaccini 2, Morè
10, Moscatello, Scoglia 19. Coach: Schiazza - Assistente: Franceschini.
Falli Perugia
13 - Pescara 21 (1 T).
Tiri liberi
Perugia 12 su 19 - Pescara 7 su 12.
Parziali:
Parziali 10-10, 10-18 (20-28), 13-18 (33-46), 10-8 (43-54).
Arbitri: Antonelli e Scipioni di
Perugia.
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HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 16 febbraio 2013 -
Serie B
gir. A, seconda fase, quarta giornata. Asd Adriatica Basket Pescara - AD Basket 2000 Senigallia 65-38
Le Tigri in Rosa
superano agevolmente il Senigallia ed incamerano la dodicesima
vittoria su tredici partite, continuando nel loro ruolino di
marcia davvero invidiabile. Partita a senso unico,
liquidata dalle pescaresi già alla sirena di metà
gara con un tranquillo 48-26. Supremazia Rosa ovunque
in ogni momento in campo, salvo solo nei primi tre minuti, anche
oggi condotti al rallentatore, come spesso accaduto quest'anno.
Il Senigallia riesce ad opporre solo una spiccata combattività
e le ottime Cicetti e Serano che nulla possono contro lo squadrone
abruzzese. Ampio il turnover concesso alle sue
ragazze da coach Schiazza, con lo starting-five progressivamente
tenuto in stand-by. In evidenza Scoglia, superba in avvio gara
con un 4 su 4 nel tiro, numerosi rimbalzi ed autrice, alla fine,
in scioltezza, di 17 punti, senza nemmeno giocare tanti minuti,
e Marino con 10 punti, man bassa di rimbalzi offensivi e difensivi,
preziosa in ogni azione. Tris di 7, si tratta ovviamente di punti,
per Mauri, Servadio e Caso, meglio di loro Domanin con 8 punti.
A punti anche Moré e Moscatello, con 4 punti. Citazione
meritata anche per la Under17 Cicconetti, autrice anch'essa di
4 punti, oltre che di belle giocate. Bene, anche se all'asciutto,
Scarponcini, Sciarretta e Procaccini. Sabato prossimo insidiosa trasferta
nuovamente a Perugia, contro un Madonna Alta in crescita che,
espugnando Fermo, ha agguantato, per ora, la terza piazza. Tra
due settimane ultima giornata della seconda fase contro il Fermo
al Palaelettra, prima dei Playoff con Pescara matematicamente
prima dalla scorsa settimana, con tre giornate di anticipo.
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 Camilla Servadio
#9 e Martina Marino #5 (foto
Tamborriello D.)
Asd Adriatica Basket Pescara 65
Marino 10, Caso 7, Mauri 7 (1 tripla), Servadio 7 (1 tr.), Domanin
8, Cicconetti 4, Procaccini, Scarponcini, Moré 4, Sciarretta,
Moscatello 4, Scoglia 17; coach M. Schiazza, assistant coach
M. Franceschini.
AD Basket 2000 Senigallia 38 Leo 4, Pieri, Cicetti 16, Piermattei
1, Trotti, Trifogli 2, Cattalini 4, Marconi, Serano 11; coach
Simoncioni.
Falli: Pescara 16 - Senigallia 15.
Tiri liberi: Pescara 8 su 16 - Senigallia 12 su 13.
Parziali: 21-17, 35-24 (14-7), 48-26
(13-2), 59-39 (11-13).
Arbitri:
Settepanella di Roseto (TE) e Marra di Martinsicuro (TE).
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HIGHLIGHTS  Perugia, Sabato 9 febbraio 2013 - Serie B gir. A, seconda
fase, seconda giornata. Basket
Club Perugia AD - Asd
Adriatica Basket Pescara 32-64
Le Tigri in Rosa sentivano di avere nelle loro scarpe
un sassolino che doveva essere assolutamente tolto. Vale a dire
l'unica sconfitta patita in campionato, alla terza di andata
della prima fase, contro il Basket Club Perugia, per un punticino,
con un canestro subìto da oltre metà campo allo
scadere del supplementare. Fatto. Ieri, in scioltezza,
senza affondare troppo i loro colpi, le abruzzesi hanno comunque
sbancato Perugia, sciorinando momenti di assoluto bel gioco e
mantenendo per tutta la gara la concentrazione necessaria richiesta
da coach Schiazza per mettere in atto i dettami tecnici impartiti. Partita subito in discesa per le pescaresi che, finalmente
con la giusta concentrazione fin dalle prime battute, partono
con un primo break di 3 a 14 per poi tenere il vantaggio alla
prima sirena sul 10-19. Il secondo quarto vede il dominio netto
delle Tigri
in Rosa che spingono leggermente
sull'acceleratore creando il solco sul 17-34 con un gioco fluido
e piacevole. Il terzo parziale è di normale amministrazione
e le Adriatiche segnano poco, ma difendono bene concedendo pochissimo
alle avversarie. L'ultima accelerata finale consente al Pescara
di aumentare decisamente il vantaggio fino al +32 finale, ottenuto
in tutta tranquillità. Da rimarcare la
prestazione delle due lunghe Scoglia (18 punti) e Marino (11
punti) non solo per il bottino personale, ma per aver letteralmente
cancellato le avversarie attraverso il loro predominio assoluto
sotto le plance. La classifica, a tre giornate
dai Playoff promozione, dice che Basket Rosa Pescara è matematicamente prima con 22 punti
e 6 lunghezze di vantaggio sul Gualdo Tadino, a sua volta sicuro
secondo classificato, dato il vantaggio su tutte le altre. Il
predominio negli scontri diretti (tre su tre per Pescara) sta
a significare che nemmeno con 3 imprevedibili sconfitte consecutive
negli ultimi tre match, il primo posto potrà sfuggire
alle ragazze del presidente Lepore. L'avversaria
nella semifinale dei Playoff uscirà fuori dal terzetto
Fermo, Senigallia e Perugia M.A., tutte in lizza per il terzo
e quarto posto. Al Pescara toccherà la quarta classificata,
mentre il Gualdo affronterà la terza classificata. Le
semifinali, in programma tra circa un mese, si svolgeranno al
meglio di tre match con prima partita ed eventuale bella in casa
della meglio classificata al termine dell'attuale seconda fase.
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 I coach Maurizio Schiazza e Marco Franceschini
 La capitana Laura Caso #6
Basket Club
Perugia AD 32 Servillo
3, Marsilio 2, Balestro, Landini 3, Alberti 1, Donati 2, Pedetti
3 (1 tripla), Zarlenga 8 (2 tr.), Migliorati 10, Cardellini,
Trona; coach Montecucco.
ASD Adriatica Basket Pescara 64 Marino 11,
Caso 8, Mauri 4, Servadio 7, Domanin 2, Procaccini 7, Scarponcini,
Martino 2, Sciarretta 5, Moscatello, Scoglia 18; coach M. Schiazza,
assistant coach M. Franceschini.
Falli: Perugia 18 - Pescara 20.
Tiri liberi: Perugia 11 su 17 - Pescara 16 su 25.
Parziali: 10-19, 17-34 (7-15), 24-43
(7-9), 32-64 (8-21).
Arbitri:
Antonelli e Scipioni.
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HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 2 febbraio 2013 - Serie B gir. A, seconda
fase, prima giornata. Asd
Adriatica Basket Pescara
- AD Salus Bk Gualdo
81-61
La classifica
dice Pescara in fuga a +6 dal Gualdo, seconda in classifica,
e questo è importante. Così come
è importante constatare che la partenza odierna, non nascondiamolo,
è stata una delle peggiori mai viste quest'anno, tale
da costringere le pescaresi, sotto anche di 13, a rincorrere
le umbre per tutta metà gara, chiudendo alla sirena di
metà match ancora in svantaggio per 32-37. Fortunatamente,
al rientro in campo, come spesso abbiamo visto in questa stagione,
con un furibondo terzo parziale (26-6) le Tigri in Rosa di coach Schiazza lasciavano quasi al palo le
avversarie, dapprima passando in testa 39-38, nelle prime battute
del parziale, poi allungando rapidamente in splendida progressione,
fino ad un massimo di 26 lunghezze, con un gioco fluido e spumeggiante
ed una difesa quasi impenetrabile. L'ultimo tempino veniva gestito
in scioltezza, con ampio spazio per tutte le effettive, chiudendo
con un rotondo +20 finale. Alla fine, dopo una partita chiusa
con un successo comunque netto, si avrebbe diritto anche a gioire
soltanto, ma faremmo un grave torto all'intelligenza di noi tutti
se non analizzassimo criticamente la partita odierna, magari
festeggiando ugualmente, ma senza esagerare. Constatare
gli errori e le figure non belle, non per criticare, bensì
per stimolare il miglioramento continuo è cosa tanto giusta
quanto gioire per l'ennesima vittoria. Questo modo di porsi davanti
pure a un successo è alla base di ogni successo susseguente,
non solo sportivo. Diventa anzi indispensabile per continuare
a fornire prestazioni all'altezza del bagaglio tecnico-fisico
di questa bella squadra, che può giocare bene, anzi meglio
e può così anche divertirsi, magari vincendo persino
continuamente. A ben vedere bel gioco, vittorie, classifica e
... "sogni sportivi", per una giocatrice, sono sempre
e soltanto la conseguenza ineluttabile della propria passione
che deve essere finalizzata al miglioramento delle proprie prestazioni.
E' questa la giusta miscela magica che fa scomparire come d'incanto
anche il più duro dei sacrifici. Non penso
di sbagliare molto se dico che per lo staff dei tecnici e dei
dirigenti valga il medesimo principio.
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 Serena Scoglia al tiro (foto Tamborriello D.)
Asd Adriatica Basket
Pescara 81
Marino 11, Caso 3, Servadio 10 (1 tripla), Domanin 13, Del Sole,
Procaccini 8, Martino 6, Venturini 2. Moré 12, Sciarretta,
Moscatello 4, Scoglia 12; coach M. Schiazza, assistant coach
M. Franceschini.
AD Salus Bk Gualdo 61
Marcotulli 12, Paciotti, Spigarelli 4, Morroni 2, Matarazzi 8,
Toffano 2, Baldelli 17 (2 tr.), Franciolini 1, Mezzadri 11 (1
tr.), De Canonico 2, Abbati 2; Coach M. Marini.
Falli: Pescara 26 - Gualdo Tadino 23.
Tiri liberi: Pescara 17 su 26 - Gualdo T. 18 su 34.
Parziali: 18-26, 32-37 (14-11), 58-43
(26-6), 81-61 (23-18).
Arbitri:
Tarquinio di Pescasseroli (AQ) e Santarelli di L'Aquila.
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HIGHLIGHTS  Perugia,
Sabato 19 gennaio 2013 - Serie B gir. A, prima fase, quinta di ritorno. AD Pol. Madonna Alta Perugia - Asd Adriatica Basket
Pescara 52-56
Nella seconda parte della gara e, in particolare,
negli ultimi 3 minuti di fuoco, le Tigri di Basket Rosa Pescara, sottotono per buona parte della partita, tirano
fuori gli artigli ed evitano la sconfitta. Decisiva la reazione
del gruppo dopo due quarti di gara pressoché inguardabili
e la precisione nei tiri liberi finali. Partita
ripresa in mano solo nell'ultimo minuto dopo un faticoso inseguimento.
Con un antisportivo seguito da un tecnico alla panchina (ben
inteso sacrosanti entrambi), un Perugia, assai volitivo ma esausto
nel finale, serve su un piatto d'argento la vittoria alle Pescaresi. Eppure un buon 4-12 iniziale, fino
a poco oltre la metà del primo quarto, non lasciava presagire
tanti problemi. Tuttavia le abruzzesi sottovalutano le tenacissime
avversarie che piano piano cominciano a macinare il loro gioco
semplice ma efficace, soprattutto per linee esterne. Pescara
non difende e Perugia, grazie ad una precisione terrificante
nel tiro rimonta e quasi impatta sul 14-15 alla prima sirena.
Le cose peggiorano decisamente nel secondo parziale in cui le
Tigri di
Basket Rosa sembrano piuttosto
delle gattone impaurite mentre sono le umbre ad incutere timore,
imperversando da ogni parte, bombardando da fuori con ben 3 triple
che, unite alle due del primo quarto, fanno 5 centri su sei tentativi
dalla lunga a metà gara, il tutto condite da una inattesissima
supremazia sotto le plance, impensabile visti i centimetri e
il tasso tecnico delle pescaresi. Ma tant'é e si va al
riposo con l'ultimo dei triploni delle umbre da metacampo, a
fil di sirena, da parte di una spiritata e bravissima Mancinelli.
Punteggio 35-26 e massimo vantaggio strameritato per le perugine. Coach Schiazza, incredulo come tutti, compresi forse
gli stessi avversari, nell'intervallo scuote le sue atlete e
i primi segnali, fortunatamente, si fanno vedere subito nel terzo
tempino, soprattutto nelle varianti difensive ordinate dal tecnico
pescarese, ben eseguite dalle sue ragazze. Difatti un confortante
2-8 riporta a meno 3 le Adriatiche che non riescono comunque
a dare la svolta alla partita, rimanendo dietro sul 42-40 alla
penultima sirena. La giornata è, purtroppo, davvero di
quelle da dimenticare. E' nella fase di costruzione del gioco
così come nei passaggi che le Adriatiche non hanno chiarezza
di idee e di soluzioni ed incappano ancora in una serie di errori
incredibili, quasi copia fedele della prima parte di gara. A
tutto questo dobbiamo aggiungere che Pescara riprende a sbagliare
l'inverosimile, mentre le avversarie, trovano due minuti davvero
felici, sufficienti per loro per portarsi in vantaggio fino a
6 lunghezze ad appena 2 e 50 dal termine, grazie sì alla
loro tenacia e bravura, ma anche ad un certo grado di tolleranza
che, nei frangenti concitati, non favorisce, anzi, deprime il
gioco più limpido e tecnico delle pescaresi. E
sebbene, con quasi tre minuti a disposizione, 6 punti appaiono
a tutti recuperabilissimi, è proprio il disordine negli
attacchi, riemergente in questo quarto finale, unito all'imprecisione
nei passaggi oltre ogni misura, conditi da errori nelle conclusioni
più semplici, che lasciano intravedere lo spettro di un'altra
battuta d'arresto per le pescaresi, dopo quella alla terza giornata,
patita sempre nella capoluogo umbro, per mano del Basket Club,
l'altra sponda del basket perugino. Sarebbe una sconfitta davvero
imprevista. Ma sono loro, proprio loro, queste
splendide ragazze, splendide anche quando per una partita intera
hanno stentato a ritrovarsi, proprio quando tutto sembra tingersi
dei colori cupi della sconfitta, una sconfitta che sembra aleggiare
sulle loro teste, sono loro, si diceva, che reagiscono, mostrando
in un durissimo e concitato finale che, anche quando si gioca
male e si deve prevalentemente combattere più che giocare
a basket, loro sono capaci di vincere lo stesso, per il semplice
fatto che sono brave e sono un bel gruppo. Accade
allora che, dopo un timeout non rovente, bensì incandescente,
per la tensione palpabile nei loro occhi e nel loro forte ansimare
per una fatica che, alla vigilia, probabilmente avevano errato
a non mettere nel conto, accade si diceva che, proprio quando
sembra spegnersi l'ultima luce, si rivedono fuori gli artigli
e fauci spalancate. Una Procaccini a dir poco indemoniata, spalleggiata
da una saggia Martino, oggi al rientro (bentornata Etruria!)
è la prima a ruggire, a tirare zampate e morsi decisivi
(tecnicamente parlando s'intende), in attacco e in difesa, con
lucidità e persino spietatezza. Il branco si desta, riprende
fiducia, e con poche decisive giocate, condotte finalmente all'unisono
e con maestrìa soprattutto da Scoglia, Mauri, Caso e Del
Sole, senza nulla togliere alle altre, riescono ad artigliare
le avversaria senza più il timore e le amnesie dei primi
37 minuti, soprattutto grazie agli schemi offensivi e alle penetrazioni
a canestro ordinate con decisione dalla panchina, cui si accompagna
una difesa finalmente aggressiva al punto giusto. Tanto basta
per ribaltare la partita che vede a 1 minuto e 40 dal termine
le Tigri Pescaresi passare in vantaggio grazie ad una decisiva
entrata "one2one" ancora di Procaccini che si
porta dietro, letteralmente aggrappata alle sue braccia, la sua
avversaria, realizzando canestro, subendo il fallo e centrando
il tiro suppletivo del sorpasso. Siamo sul 44-45. Una lucida
e determinata Del Sole, baby 17enne di talento, una fredda e
volitiva Mauri, guidate a turno dalla rientrante Martino e da
una Servadio, fortunatamente ritrovata nel finale, oltre che
dalla top-scorer Scoglia (ben 16 i suoi punti oggi) e Caso (6
il suo bottino), mai dome a fare finalmente a sportellate sotto
le plance senza più subire, fanno il resto. A
poco più di un minuto dalla fine con le avversarie visibilmente
sfinite, dopo aver dato tutto e in evidente crisi nel vedersi
sorpassate proprio nelle ultime battute, con bonus di falli esaurito
in conseguenza del gioco da loro stesse voluto e che le aveva
fino ad allora premiate, le Pescaresi rubano l'ennesima palla
di questo loro bel finale e Chicca Del Sole, lanciata a canestro,
viene fermata con un fallo disperato ed evidente a tutti. Inutile
e dannose per il Perugia le plateali proteste che si tirano dietro
l'inevitabile e sacrosanto tecnico alla panchina. Del Sole realizza
1 su 2, mentre Mauri, glaciale e micidiale come spesso le accade
nei momenti importanti, centra i susseguenti suoi due tiri liberi.
Si va sul 51-53 che Pescara arrotonderà per il 52-56 finale,
con 4 punti sofferti di margine per una vittoria che, ad essere
sinceri, pur essendo stata la vittoria ad oggi in assoluto meno
meritata, è stata comunque resa bella ugualmente proprio
da quegli ultimi tre minuti in cui si è rivisto, appena
in tempo per vincere, il branco delle Tigri in Rosa.
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 Maria
Vittoria Procaccini. La "vittoria" di oggi è
in buona parte legata al suo nome grazie ad una bellissima prestazione.
AD Pol. Madonna
Alta Perugia
52 Zorba 10 (2 triple), Mezzetti, Mallni
12, Zito 2, Mascolo, Cardinali, Caponeri 4, Brizioli, Pellegrini
8, Allegro 5, Mancinelli 11 (3 tr.), Graziani coach L. Palmerini.
Asd
Adriatica Basket Pescara 56. Caso 6, Mauri
11, Servadio 2, Domanin 2, Lucente, Del Sole 5, Procaccini 15,
Martino, Moscatello 1, Scoglia 16; coach M. Schiazza, assistant
coach M. Franceschini.
Falli:
Perugia 24 - Pescara 14.
Tiri
liberi: Perugia 11 su 17 - Pescara 18 su 28.
Parziali: 14-15, 35-26 (21-11), 42-40 (7-14), 52-56
(10-16).
Arbitri: Fabellini
e Vedini di Perugia.
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HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 12 gennaio 2013 - Serie B gir. A, prima
fase, quarta di ritorno. ASD Adriatica Basket Pescara - AD Basket
2000 Senigallia 59-39.
Quando pur non giocando bene si rifilano
20 punti ad un tenace e volitivo avversario, come l'odierno Senigallia,
vuol dire che si dispone di un organico di tutto rispetto. 8
con oggi le vittorie con un unico stop esterno, per giunta per
un solo punticino, dopo un supplementare. 4 le lunghezze sulla
seconda in classifica, il Gualdo Tadino, ad una giornata dall'inizio
della seconda fase c.d. "ad orologio". Eppure
il Senigallia, con la sua top-scorer Serano, 22 punti con una
tripla (sorella minore della ex-Adriatica dello scorso anno),
fino al primo quarto tiene sulla corda le abruzzesi che, dopo
una discreta partenza 13-4, gettano al vento diverse occasioni,
consentendo alle marchigiane di mantenersi in gara sul 21-17.
Il gioco si inasprisce un tantino. Le pescresi non riescono a
tirare fuori il loro maggior tasso tecnico e procedono a sprazzi,
senza continuità. Riescono tuttavia a piazzare un decisivo
doppio break, 14-7 e 13-2 nel secondo e terzo parziale, che consente
loro di portarsi alla penultima sirena sul 48-26. Da segnalare
che nei primi sei minuti e mezzo del terzo tempino le squadre
hanno realizzato un microparziale di 2-2, con punteggio fermo
sul 37-26, a testimonianza di una partita non bella, con attacchi
sciuponi e difese assolutamente prevalenti in entrambi gli schieramenti.
Poi, fino al termine, normale amministrazione per il Pescara
con spazio per tutte le effettive, quasi tutte a punti. In
una partita, come si è detto, senza particolari bagliori,
da imputare certamente alla pausa natalizia, merita di essere
segnalato il doppio esordio di Martina Marino e di Ilaria Magrini. La prima, non nuova sul parquet del Palaelettra per
aver disputato con il Adriatica uno splendido campionato Under19,
due anni fa, coronato dal titolo regionale, proviene dal Cus
Chieti, classe 1992, cm. 190, decisamente un forte centro-ala;
la seconda, promettente guardia-play di scuola New Aurora, non
è ancora sedicenne, anche lei al suo esordio e, per giunta,
con punti, due liberi e un paio di spunti propulsivi davvero
notevoli. E se Magrini rappresenta il futuro non
lontano di Basket
Rosa, Marino è già
il presente, un presente positivo in quanto, sebbene ancora a
corto di preparazione, dopo lunghi mesi di stop, da splendida
persona, nonché forte e tecnica atleta, è già
riuscita a dimostrare di essersi ben inserita nel gruppo, non
solo trovando immediatamente l'incitamento e l'affiatamento in
allenamento e in gara con le nuove compagne, ma trovando anche
modo, in una partita dal basso scorer, di risultare la maggiore
realizzatrice della squadra con 10 punti, ottenuti, cosa questa
da rimarcare, con giocate offensive di pregevole fattura, al
termine di azioni corali ben congegnate, con spunto finale personale
di qualità, sintomo di intesa e di fiducia reciproca con
le nuove compagne. Ora non illudiamoci troppo.
Obiettivamente la rosa del Pescara è ampia e competitiva
anche se, in modi e tempi diversi, c'è ancora da lavorare
su entrambe le odierne esordienti, così come su tutti
le altre piccole stelle di
questo splendido gruppo di atlete. Tuttavia una cosa si può
dire: il presente e il futuro di queste Tigri
appare sempre più ROSA.
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 Servadio, Sciarretta, Procaccini e Marino in
fase difensiva (foto
Daniela Tamborriello)
ASD Adriatica Basket
Pescara 59 Marino
10, Caso 3, Mauri 6, Magrini 2, Servadio 4, Domanin 2, Procaccini
9, Scarponcini, Moré 7 (1 tripla), Sciarretta 5 (1 tripla),
Moscatello 3, Scoglia 8; coach M. Schiazza, assistant coach M.
Franceschini.
AD
Basket 2000 Senigallia 39 Leo, Pieri, Cicetti 10, Piermattei 3, Trotti,
Formica, Trifogli, Cattalani 2, Amadei 2, Marconi, Serano 22,
Bernardi; coach Simoncioni.
Falli: Pescara 17 - Senigallia 23.
Tiri liberi: Pescara 14 su 28 - Senigallia 6 su 12.
Parziali: 21-17, 35-24 (14-7), 48-26
(13-2), 59-39 (11-13).
Arbitri:
Visioni di L'Aquila e Di Santo di Chieti.
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HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 22 dicembre 2012 -
Serie B
gir. A, prima fase, terza di ritorno. ASD Adriatica Basket Pescara - Basket
Club Perugia AD 78-41.
Settimo successo su otto partite.
Eppure una squadra irriconoscibile, due quarti giocati davvero
male, in maniera incredibile, la sirena che manda tutti negli
spogliatoi con il Pescara davanti di un misero punticino sul
27-26, dopo essere stato sempre dietro a rincorrere il Perugia.
Tutto lasciava presagire una ripetizione della partita persa
all'andata, unica partita del campionato in cui, fino ad oggi,
le Adriatiche hanno conosciuto la sconfitta. Eppure di fronte
c'era solo una squadra volenterosa, da rispettare, ma nulla più.
Eppure ... La seconda metà di gara è
stata invece proprio un'altra partita. Un annichilente 34 a 4
a favore di Basket
Rosa Pescara manda in frantumi
il Perugia, ristabilendo così la giusta distanza tra le
due squadre in una partita che, da quel momento in poi, sarebbe
stata tutta in discesa fino al meritato +37 finale. Una differenza
che ci sta tutta tra la capolista e il fanalino di coda della
classifica del girone. Impressionante, davvero
impressionante l'accelerata data dalle abruzzesi nel terzo quarto,
quasi a voler dimostrare che, quando serve, loro sanno che cosa
fare e che, quando mettono in pratica le loro giocate, con raziocinio,
tecnica, velocità e fluidità, non ce ne può
essere più per nessuno. E' mio pensiero
personale, ma oggettivamente ritengo di non sbagliare di molto
nell'affermare che molto raramente, dopo una metà di gara
così negativa, è dato assistere sui campi di basket
a break di tale portata, ossia a un +30 in un quarto, in cui
si realizzano ben 34 punti contro i 27 dei due quarti precedenti,
subendone appena 4, portando il vantaggio da un piccolissimo
+1 a un larghissimo e meritato +31, laddove solo alcuni errori
banali hanno impedito di far registrare un risultato di portata
ancora più ampia. In cattedra i due gioielli
di Pescara, Servadio e Scoglia, rispettivamente 18 e 20 punti
con 1 bomba a testa. In doppia cifra anche Mauri (11 punti e
10 rimbalzi), micidiale dalla media distanza, bene le altre,
ovviamente tutte da metà gara in poi.

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 Camilla Servadio in propulsione (foto Daniela Tamborriello)
ASD
Adriatica Basket Pescara 78 Guilavogui 3, Caso 2, Mauri 11, Servadio 18 (1
tripla), Domanin 7, Lucente, Procaccini, Scarponcini, Moré
5, Sciarretta 6, Moscatello 6, Scoglia 20 (1 tr.); coach M. Schiazza,
assistant coach M. Franceschini.
Basket Club Perugia AD 41 Servillo 2, Donati L. 7, Marsilio,
Balestro 4, Landini 6, Alberti, Donati F. 4, Pedetti, Zarlenga
11, Giancanelli 2, Trona 5; coach Montecucco.
Falli: Pescara 16 - Perugia 17.
Tiri liberi: Pescara 13 su 15 - Perugia
5 su 14.
Parziali: 15-15, 27-26
(12-11), 61-30 (34-4), 78-41 (17-11).
Arbitri:
Tarquinio di Pescasseroli (AQ) e Di Santo di Chieti.
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HIGHLIGHTS  Fermo, Sabato 15 dicembre 2012 - Serie B gir. A, prima
fase, seconda di ritorno. AD
Fermano Basket Femm.
- ASD Adriatica Basket Pescara 47-56.
E sono
6! Basket
Rosa Pescara continua a
vincere e a convincere. La vittoria a Fermo è
stata ben più netta dell'insincero +9 finale. A metà
gara un secco 16-34 si stagliava sul tabellone, ottenuto con
un secondo parziale di 5-17 e, al'interno di questo, con un autoritario
0-10 negli ultimi 4 minuti di quarto, con le pur volenterose
avversarie assolutamente impotenti ed incapaci di porre in discussione
il risultato. Va detto con schiettezza che, come
troppo spesso ci è dato constatare, le locali hanno fatto
tesoro di una spiccata accondiscendenza al gioco non solo fisico
(che ci sta tutto), bensì rude e falloso oltre misura.
Basti pensare che nell'ultimo tempino, sebbene in pieno pressing,
portato con colpi e spintoni a volontà, le marchigiane
si ritrovavano con "ben" 0 (leggasi zero) falli a carico
fino a meno di 3 minuti dalla sirena di fine gara, mentre le
abruzzesi, oltre ad aver patito "randellate" tremende,
soprattutto sulle play e sulle lunghe, erano proprio loro a vedere
esaurito il bonus di falli dopo appena 4 minuti, e questo per
falli da "spostamento d'aria" loro attribuiti. Per comprendere e far comprendere meglio, basti constatare
che, in tutta la partita, le pescaresi andavano in lunetta per
"ben" (ironico) 5 tiri, numero di per se esaustivo
di ogni commento, e le locali per 17 volte, riuscendo queste
ultime, pur lanciate in un recupero "alla disperata"
con una difesa già definita sopra, a commettere persino
3 falli di meno delle abruzzesi, falli rarissimamente puniti
con tiri liberi. Questo spiega in pieno la definizione data all'inizio
di un "insincero"+9, maturato in una seconda parte
di terzo tempino e in un quarto finale assolutamente inverosimili
e innaturali, di quelli che, se poco poco ci arrivi con meno
di 15/20 punti di scarto (come invece meritatamente riuscito
alle pescaresi), nonostante una netta supremazia sotto ogni profilo
e sotto gli occhi di tutti, rischi davvero di perdere, ovviamente
non per demeriti tuoi. Maggiore attenzione e "vigilanza"
da parte di chi di dovere sarebbe auspicabile sui campi di basket,
dall'interno e dall'esterno, questo non per piangerìa,
ma per il semplice fatto che solo così possono migliorare
le cose nel basket, a cominciare dallo spettacolo. Solo così
chi è meno forte può essere indotto a progredire
nel lavoro e nell'impegno quotidiano, allontanandosi dalla poco
sportiva speranza, messa poi in pratica per triste convenienza,
di cercare e trovare nelle partite l'avallo ad un gioco che è
l'antitesi della tecnica, della correttezza e dello spettacolo
e che, alla fine, sebbene può portare alla vittoria (non
sempre per fortuna) non fa fare nemmeno un millimetro di strada
verso la direzione auspicabile di uno sport bello e spettacolare,
tutt'altro. Brave tutte le ragazze di Basket Rosa Pescara
che, anche quando si sono
viste "immobilizzate" di fatto Scoglia e Servadio,
non uniche ad essere prese di mira (leggi Caso e Moscatello sotto
le plance), con pochi punti nello scorer a causa prevalentemente
delle tante legnate subite impunemente fin dal primo secondo,
anche quando non hanno visto nemmeno un fallo fischiato da sotto
nonostante i tanti centimetri in più, gli spintoni subiti,
i rimbalzi catturati ma resi inutili da randellate e colpi di
ogni genere che rendevano impossibile di fatto ogni replica a
canestro, nonostante tutto questo, sono riuscite ad andare quasi
tutte a punto, nell'assoluta certezza che, in altre situazioni,
lo scorer sarebbe stato per tutte ben più pingue, oggettivamente.
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AD Fermano Basket Femm. 47 Macaluso 21 (2 triple), Cipriani 3,
Dinaro 3, Ricci, Lanciotti, Quintili 3 (1), Corradi, Angelini
15, Ciuffetti, Concetti, Leonetti Pelliccetti 2; coach C. Fidami.
ASD Adriatica Basket Pescara 56 Caso, Mauri
12, Servadio 7 (1 tripla), Domanin 8, Moscatello, Cicconetti
4, Procccini 8, Del Sole, Sciarretta 11 (3), Lucente 2, Scoglia
4; coach M. Schiazza, assistant coach M. Franceschini.
Falli: Fermo 14 - Pescara 17.
Tiri liberi: Fermo 11 su 17, Pescara 4 su 5.
Parziali: 11-17, 16-34 (5-17), 31-46
(15-12), 47-56 (16-10).
Arbitri:
Tritarelli M e Salvatelli M. di Macerata.
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"BBONE
SACICCE E OVE!".
OSSIA TURNOVER, SALSICCE E UOVA FRITTE.  Perdonatemi se introduco questo commento assai personale
con un aneddoto familiare. Mia nonna materna,
quando da piccolo desideravo avere due cose contemporaneamente,
facendo leva sul fatto che ero sempre superaffamato (come ora),
e che per questa via la spiegazione avrebbe centrato l'obiettivo,
mi diceva sempre: "Eh, Peppì, bbone sacicce e
ove, è lu ve'?". Capivo allora immediatamente
che il mio desiderio di avere due cose belle contemporaneamente
non si sarebbe avverato, non per cattiva volontà, ma per
circostanze esterne, oggettive. Capivo inoltre che se, in via
eccezionale, le avessi pure ottenute, sarebbe stata, per l'appunto,
un'eccezione e non la regola ... Mia nonna ogni tanto infatti,
e non solo dal punto di vista del cibo, due desideri insieme
me li faceva avere e così, con il suo ineguagliebile modo
di educare, con un sorriso che seguiva sempre ogni ammonimento
a ricordare, me le cucinava entrambe, le salsicce con le uova,
come solo lei sapeva fare! Vengo al punto. Il "turnover", non solo delle giovanissime,
disposto da coach Schiazza, a mio personalissimo avviso, ci stava
tutto. Questo rappresenta le "salsicce". Le "uova"
sono i punti di scarto. Si potrebbe osservare,
col senno di poi, ma solo col senno di poi, che forse sarebbe
stato possibile un dosaggio diverso (non credo di errare se dico
che il suo pensiero e la sua sensibilità saranno andate
proprio in quella direzione, in quell'ultimo quarto di una partita
depauperata e resa irreale da altri). Tuttavia resto dell'idea
che il coach ha fatto scelte giuste, forse, sottolineo forse,
migliorabili ma solo con largo beneficio d'inventario, ossia
sarebbe da verificare sempre nei fatti se le scelte potevano
essere davvero migliori e da quale punto di vista. Infatti non
può sfuggire a nessuno che è fin troppo facile
pensare dopo, a scelte fatte, quando magari le cose, pur se andate
bene, si ritiene che sarebbero potute andare ancora meglio. Ma
poi meglio in quale senso? Per avere qualche uovo in più,
magari con meno salsicce? Una cosa è certa.
In condizioni normali, o anche al di sotto, entro certi limiti,
della normalità, magari oggi avremmo celebrato l'exploit
delle babies e delle ragazze che, solitamente, giocano meno minuti
delle altre, coautrici di una larga vittoria, ottenuta soprattutto
dopo aver schierato con coraggio anche tre babies contemporaneamente
in campo, e per parecchi minuti pure. Ebbene, solo circostanze
assolutamente "fuori" normalità, assolutamente
imponderabili fino al momento di quelle scelte, hanno fatto salire
leggeremente la pressione a noi tutti, alla parte del tifoso
che è in noi, ossia a noi che spesso ragioniamo più
col cuore, vedendo meglio le cose vicine, ma dimrnticandoci talvolta
di guardare lontano, a noi che vorremmo sempre vincere senza
soffrire ma che, freddamente, dobbiamo riconoscere una cosa semplice
semplice: è difficilissimo, in certe situazioni, avere
contemporaneamente, come diceva mia nonna, "sacicce e
ove"! Il non aver trovato delle belle uova fritte nel
piatto (in quanto da altri sottratte in modo non corretto), non
ha comunque impedito alle Adriatiche in Rosa di fare una gustosa
mangiata di salsicce, grazie alla buona prova offerta proprio
sia dalle babies, sia da chi in campo non ha spesso l'occasione
di avere moltissimi minuti. Personalmente se mi si chiedesse,
ancor oggi e per il futuro, di dover devo rinunciare o alle uova
o alle salsicce, tutta la vita mi tengo le salsicce ... magari
pensando a come avere insieme un ovetto fritto piccino piccino. Coraggio ragazze, forza tecnici, dirigenti e supporters
di Basket
Rosa Pescara ,
la strada è quella giusta ... anche se, come ieri, con
qualche uovo fritto in meno, ma con delle belle salsicce nel
piatto, cui possiamo aggiungere un bel mezzo bicchiere di vino
che è bene impariamo tutti a considerare pieno per metà
e non vuoto per metà, con qualche inevitabile, a questo
punto, grado di pressione arteriosa in più!  |
 
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HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 8 dicembre 2012 - Serie B gir. A, prima
fase, prima di ritorno. ASD Adriatica Basket Pescara - AD Salus
Bk Gualdo 81-53.
Quinta vittoria su sei partite, squadra
in progresso, ben 81 punti oggi, tanti per una partita di B femminile,
+4 sulla seconda in classifica alla sesta giornata di campionato:
questi i dati sintetici in rapida sequenza. Va
aggiunto subito che il successo è stato largo e meritato,
proprio contro la seconda in classifica, il Gualdo Tadino, superato
oggi con un rush finale di carattere, avviato nell'ultima parte
della terza frazione e proseguito con vigore nell'ultimo quarto
in cui, al gioco veloce e a tratti spumeggiante delle Tigri Rosa, le avversarie non hanno potuto che
continuare ad opporre quanto era loro riuscito per quasi tre
quarti di gara, ossia una fisicità, spesso ben oltre le
righe, che era logico non potesse durare quattro quarti, sia
per un naturale calo fisico, sia perché nel basket, molto
opportunamente, chi fa cinque falli esce di scena automaticamente. Le pescaresi hanno saputo mettere in mostra un gioco
a tratti davvero bello per quanto irretite dalle avversarie nei
primi due quarti. La qualità delle giocatrici è
venuta fuori di minuto in minuto, così come sta venendo
fuori di partita in partita. Al momento si fa fatica, obiettivamente,
a trovare chi possa competere per la prima piazza in questo girone,
contro una squadra completa e compatta che, salvo l'incredibile
partita persa a Perugia contro il Basket Club (al primo supplementare,
per un solo punto, con tiro della disperazione da tre subito
a fil di sirena), attuale fanalino di coda; una squadra, il Pescara,
sta progredendo di gara in gara. Merito della
volontà e dedizione di queste splendide ragazze, un gruppo
di caratura non solo tecnica, merito di coach Schiazza, dello
staff tecnico che lo sostiene e merito anche dei dirigenti che
cercano di fare quel che è possibile, ed anche oltre,
in tempi di crisi assoluta e profonda del basket famminile in
Italia e dello sport in generale, in un quadro economico dei
peggiori dal secondo dopoguerra. Partita in equilibrio
fino a tre minuti dal termine della terza frazione, laddove le
Adriatiche riuscivano ad allungare leggermente, chiudendo con
un +7 affatto decisivo, ma evidenziando un gioco brillante e
veloce, tecnicamente superiore, che le avversarie riuscivano
a contrastare solo grazie ad una evidente fallosità, spesso
sfociata nella medesima durezza manifestata già all'andata.
Nell'ultimo quarto la paletta dei 5 falli rendeva giustizia ad
uno sport dove certe ruvidità, anzi, rudezze, dovrebbero
stare lontane, in quanto pregiudizievoli per lo spettacolo e
la bellezza di questo sport, oltre che per l'incolumità
fisica (ne sa qualcosa Moré, finita in ospedale, a fine
gara, per un fallo che sarebbe stato giusto punire con l'espulsione
diretta!). Delle top scorer Servadio e Scoglia,
rispettivamente 19 punti con 3 triple e 17, è normale
parlare, data la loro classe, evidente in questa categoria, mentre
i 22 punti in due, in splendida parità, di Moscatello
e Caso sono la conferma di un reparto lunghe assai attrezzato.
In buona evidenza le due babies Francesca Lucente, 5 punti con
un triplone finale, alla sua seconda partita casalinga, e Chiara
Renzetti, al suo esordio in serie B, con un punto su tiro libero
che comunque resterà nei suoi ricordi belli di giovane
atleta, anche lei appena quindicenne.
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 ASD Adriatica Basket Pescara 81 Caso 11, Mauri
3, Servadio 19 (3 triple), Domanin 4, Lucente 5 (1 tr.), Procaccini
5, Renzetti 1, Scarponcini, Moré 3, Sciarretta 3, Moscatello
11, Scoglia 17; coach M. Schiazza, assistant coach M. Franceschini.
AD
Salus Bk Gualdo 53 Marcotulli
9, Paciotti 5, Spigarelli 3, Morroni 9, Matarazzi 4, Guidubaldi
1, Baldelli 18 (3 tr.), Francolini, Mezzadri 7, Decanonico, Abbati,
Buscarini; Coach M. Marini.
Falli:
Pescara 29 - Gualdo T. 29 (più tecnico panchina ed espulsione
accompagnatore) Tiri liberi: Pescara 25 su 38
- Gualdo T. 18 su 35
Parziali:
21-21, 36-31 (15-10), 52-45 (16-14), 81-53 (29-8).
Arbitri: Ferraioli A e Settepanella S. di Teramo
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RETTIFICA EFFETTUATA: chiediamo scusa
per aver in precedenza erroneamente attribuito tecnico ed espulsione
all'allenatore della squadra ospitata. |
 
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HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 24 novembre 2012 -
Serie B
gir. A, prima fase, quinta di andata. ASD Adriatica Basket Pescara - AD Pol.
Madonna Alta Perugia 69-40.
Quando ingrani subito le marce e
fili via veloce fin dalle prime battute, tutto sembra facile,
oltre che bello. In questo modo, con un secco 22-4, realizzato
in piena scioltezza e con una facilità disarmante, le
Tigri di Pescara chiudono virtualmente la gara alla prima sirena.
Le perugine non sapranno più riprendersi e la partita
scivolerà via con le adriatiche piene padrone del rettangolo
di gioco fino ad un meritato +29 finale. Al contrario
di tutti i precedenti incontri, questa volta, la partenza delle
Tigri Rosa è stata bella, davvero bella e spumeggiante,
con azioni offensive talvolta strappapplausi e difesa sempre
attenta ed efficace. In cattedra per tutta la
partita Camilla Servadio, atleta di categoria decisamente superiore
(e non è la sola a disposizione quest'anno), 22 punti
con 4 bombe, anzi, missili ad alta precisione balistica sparati
al momento giusto e che hanno contribuito a scavare il primo
solco e, successivamente, unitamente alle sue lucide giocate
in attacco e alla sua ottima difesa, dato ancor più consistenza
alla supremazia delle pescaresi. Più che
buono il lavoro per linee esterne, nel tiro e nelle penetrazioni
delle pescaresi; lunghe padrone sotto le plance e spesso a canestro
in combinazioni ravvicinate con assist reciproci. Avversarie
volenterose, ma mai competitive contro un Pescara che, grazie
ad opportuni turnover disposti da coach Schiazza, evitava di
infierire sulle avversarie. Da segnalare un altro
esordio per una baby 15enne del vivaio pescarese, Giulia Sargiacomo,
cui sono toccati anche gli scroscianti applausi per uno "scaltro"
canestro dalla corta distanza. 
Vittorio non
c'era. Per lo meno non era visibile. Ma personalmente, al canestro
di Giulia, non ho potuto fare a meno di vedere dinnanzi ai miei
occhi la sua immagine sorridente e soddisfatta dei tempi più
belli della nascente Basket Rosa Pescara, l'ultima creatura sportiva
da lui fortemente voluta. E' la stessa immagine che ho la fortuna
di conservare e che è qui a lato. Mi sono commosso. Ecco
allora che ho cacciato un urlo a pieni polmoni che spero non
sia passato del tutto inosservato. E' un urlo propiziatorio che,
da quando, da ragazzo, ebbi modo di leggere la prima avventura
di Sandokan, la Tigre della Malesia, non posso fare a meno di
tirar fuori tutte le volte che sento di averne bisogno, in forme
e toni diversi, a seconda delle circostanze. Ieri l'ho fatto,
di getto, per Giulia, per la buona sorte di tutti noi, per Basket
Rosa Pescara, per ricordare, a modo mio, il grande Vittorio Sargiacomo
che manca troppo a me e a noi tutti.
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La formazione scesa oggi in campo. Da sinistra,
in piedi: Sara Moscatello, Laura Caso, Serena Scoglia, Veronica
Scarponcini, Serena Mauri, Sara Venturini; in ginocchio: Giulia
Sargiacomo, Sara Domanin, Francesca Del Sole, Mavi Procaccini,
Camilla Servadio, Serena Sciarretta.
ASD Adriatica Basket Pescara 69 Caso L. 9,
Mauri S. 7 (1 tripla), Servadio C. 22 (4 tr.), Domanin S. 6,
Venturini S., Procaccini M. 7, Sargiacomo G. 2, Scarponcini V.,
Del Sole F. 2, Sciarretta S., Moscatello S. 8, Scoglia S. 6;
coach M. Schiazza, assistant coach M. Franceschini.
AD Pol. Madonna
Alta Perugia 40 Zorba
E. 1, Martella F. 9 (2 tr.), Malloni A. 2, Zito O., Mascolo E.
1, Mascolo G. 3 (1 tr.), Cardinali M. 3, Caponeri B. 2, Brizoli
L. 2, Fallavollita T., Alliegro F. 4, Mancinell E. 10 (2 tr.);
Coach L. Palmerini.
Falli: Pescara
15 - Perugia 20 Tiri liberi: Pescara 6 su 19 -
Perugia 7 su 14
Parziali: 22-4,
36-12 (14-8), 50-29 (14-17), 69-40 (19-11).
Arbitri: Giovannini F. di Teramo e De Ascentiis L.
di Giulianova (TE)
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HIGHLIGHTS  Senigallia, Sabato 17 novembre 2012
- Serie
B gir. A, prima fase, quarta di andata. AD Basket 2000 Senigallia - ASD
Adriatica Basket Pescara 44-59.
Nel primo scontro al vertice della stagione, Basket Rosa Pescara riprende la marcia interrotta a Perugia,
batte Senigallia e, con la terza vittoria, seconda in trasferta,
si pone solitaria in vetta alla classifica del girone. Partenza
non bella delle pescaresi che, tuttavia, chiudono in crescendo
e in testa alla sirena di metà partita sul 28-29, con
Scoglia in buona evidenza, soprattutto nelle prime battute in
cui la squadra ha faticato a carburare. All'inizio
del terzo quarto la svolta, come accaduto altre volte in queste
prime gare di campionato, e chiusura di parziale sul 39-47. Le
pescaresi assestano la difesa che, nella seconda parte di gara,
concede ben poco alle avversarie, nonostante un paio di acciacchi
rimediati, fortunatamente non gravi, dalle due lunghe Scoglia
e Caso. Sotto le plance il Pescara fa valere centimetri e tecnica
e, grazie all'ottimo lavoro delle guardie sulle esterne, concede
solo 16 punti alle avversarie negli ultimi due quarti di cui
appena 5 nell'ultimo. Infruttuoso il serrate finale
delle marchigiane. La partita finisce con un +15 assolutamente
meritato per le abruzzesi. Oltre alla buona prova
fornita da tutte le ragazze nella seconda parte della partita,
degne di nota le prestazioni di Procaccini e Mauri, entrambe
non tanto per i 9 punti a testa realizzati, quanto per la quantità
e la qualità delle giocate difensive e offensive. Bella,
nel reparto lunghe, la prestazione della giovane e promettente
Moscatello, 6 punti e diversi rimbalzi catturati, venuta fuori
dopo un avvio incerto. Preziose come sempre Servadio, 8 punti,
in cabina di regia e Scoglia con 12 punti.
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AD Basket 2000 Senigallia 44 Pieri I., Cicetti S. 15 (3 triple),
Piermattei C. 4, Trotti M. 2, Trifogli M.V., Cattalani L. 2,
Amadei M. 7, Marconi A., Pierfederici F., Faillace A., Serano
S. 10, Bernardi E. 4; coach S. Simoncioni, assistant coach P.
Santini M. ASD Adriatica Basket Pescara 59 Caso L. 3, Mauri S. 9, Servadio C.
8, Domanin S. 4, Moscatello S. 6, Procaccini M.V. 9, Moré
L., Sciarretta S. 6 (2 triple), Scarponcini V. 2, Scoglia S.
12; coach M. Schiazza, assistant coach M. Franceschini.
Parziali: 13-14, 28-29 (15-15), 39-47 (11-18), 44-59
(5-12).
Tiri liberi: Gualdo Tadino
7 su 8, Pescara 17 su 26.
Arbitri: Auriemma A. di Monte Porzio (PS) e Guidi
Federico di Sant'Angelo in Lizzola (PS).
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SOLO HIGHLIGHTS  Perugia, Sabato 10 novembre 2012 -
Serie B
gir. A, prima fase, terza di andata. Basket Club Perugia AD - ASD
Adriatica Basket Pescara 61-60 d1ts.
Quando becchi un triplone da metà
campo, a fil di sirena ai supplementari e perdi giusto di un
misero punticino, ti viene da dire che è proprio vero
che, ogni tanto, la dea bendata ti fa pagare il conto. Invece
è proprio coach Schiazza che con freddezza, lucidità
ed obiettività, lascia subito da parte l'episodio obiettivamente
sfortunato e, senza cercare attenuanti, con schiettezza, taglia
corto: "Partita impostata e quindi nata male, proseguita
peggio e finita con quel pizzico di sfortuna che, a ben vedere,
ti fa dire che non possiamo arrivare a giocarci una partita così,
punto a punto, quando hai possibilità ben diverse. Le
partite bisogna vincerle prima, molto prima che nelle battute
finali, fin dai primi minuti. Noi invece abbiamo, specie in trasferta,
questo primo quarto negativo che faccio fatica a spiegarmi e
che finisce per condizionare tutta la partita, mentre abbiamo
tutti i mezzi per poter prevalere fin dalla prime battute. Non
ne siamo stati capaci, tutti, proprio tutti, con umiltà,
dobbiamo farcene una ragione analizzandone i motivi, al solo
scopo di riprendere il giusto cammino.".
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HIGHLIGHTS  Pescara, Sabato 3 novembre 2012 - Serie B gir. A, prima
fase, seconda di andata. ASD Adriatica Basket Pescara -
AD Fermano
Basket Femm.
65-39
Basket Rosa Pescara stende
Fermo e si porta in testa alla classifica a pari punti con il
Senigallia Seconda
vittoria in altrettante partite con uno scorer in cui spicca
il non trascurabile particolare che tutte la Adriatiche sono
andata a punti. Menzione particolare per il positivo esordio
in Serie B della baby Francesca Lucente, appena quindicenne,
4 punti e uno splendido assist, in tre azioni quasi consecutive.
Esordio stagionale con punti e ottime giocate anche per un'altra
promessa del vivaio pescarese, Cladudia Cicconetti, già
dallo scorso anno nel roster di B, a conferma della validità
della linea verde che dirigenti e tecnici perseguono da anni.
Non si può fare a meno di evidenziare, infatti, che una
squadra do ve i 10/12mi sono
costituiti da giovani atlete dai 15 a 23 anni, con ben 4 under
19, cui si affiancano appena un paio di preziose giocatrici con
alcune primavere in più ma tanta verve giovanile
in corpo, rappresenti indubbiamente una bellisima e non usuale
realtà cestistica su cui poter puntare per un futuro,
nan a caso, roseo. A tal proposito, i 15 punti con tripla
dell'appena diciottenne Laura Moré cadono proprio bene,
esattamente come una ciliegina al centro di una bella torta!
Partita subito in discesa per le pescaresi che
bucano la difesa avversaria con una discreta regolarità
chiudendo la prima frazione sul 14-9. Secondo quarto "boom"
per le padrone di casa che con un perentorio 22-3 chiudono virtualmente
la partita, con la sirena di metà gara che le vede davanti
con un eloquente +23, sul 35-12. Coach Schiazza
concede largo spazio alle più giovani che, in tal modo,
hanno l'occasione per mettersi in mostra e, in special modo,
per confermare la validità della scuola pescarese. Le abruzzesi conducono in scioltezza terzo e quarto
tempino suggellando una vittoria con grande autorevolezza, in
una partita in cui hanno dimostrato che, anche quando le loro
top-scorer hanno le polveri un po' umide, ognuna di loro
è pronta a dare il suo contributo in termini di punti
e, soprattutto, di gioco.
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La formazione
scesa oggi in campo. Da sinistra, in piedi: Sara Moscatello,
Claudia Cicconetti, Serena Mauri, Serena Scoglia, Laura Caso,
Sara Domanin; in ginocchio: Francesca Lucente, Serena Sciarretta,
Mavi Procaccini, Laura Moré, Camilla Servadio, Sara Venturini.
ASD Adriatica Basket Pescara 65 Caso L. 2, Mauri S. 6, Servadio C.
9 (1 tripla), Domanin S. 3, Venturini S. 1, Procaccini M. 8,
Cicconetti C. 3, Lucente F. 4, Morè L. 15 (1 tr.), Sciarretta
S. 2, Moscatello S. 6, Scoglia S. 6; coach M. Schiazza, assistant
coach M. Franceschini.
AD Fermano
Basket Femminile 39 Macaluso
F. 11 (1 tr), Cipriani L. 5 (1tr.) Dinaro A. 8, Ricci A. 4, Lanciotti
V. 3 (1 tr.), Quintili S. 7 (1 tr.), Angelini E., Fratalocchi
A., Concetti M., Pelliccetti C. 1; coach Fidani C.
Falli: Pescara 17 - Fermo 9 Tiri liberi:
Pescara 4 su 12 - Fermo 11 su 21
Parziali:
14-9, 35-12 (21-3), 52-23 (17-11), 65-39 (13-16).
Arbitri: Grappasonno di Lanciano (CH) e D. De Stefano
di Termoli (IS)
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HIGHLIGHTS  Gualdo Tadino (PG), Domenica 28 ottobre
2012 - Serie
B gir. A, prima fase, prima di andata AD Salus BK Gualdo -
ASD Adriatica
Basket Pescara
48-55
Basket Rosa Pescara:
buona la prima! Gara non bella, ma nemmeno facile,
subito incanalatasi sui binari di un gioco troppo agonistico
messo in atto dalle agguerrite avversarie e tenuto a freno dalla
coppia arbitrale solo nei primi minuti. Accadeva così
che la squadra umbra, nella prima parte di gara, riuscisse a
far prevalere la sua pressione difensiva e che, grazie anche
ad una spiccata imprecisione delle attaccanti pescaresi, chiudesse
il primo quarto davanti alle Adriatiche sul 15-9 conservando,
a metà gara, uno scarto di 4 lunghezze (26-22). Con
un secondo tempo decisamente migliore, prese le misure alle brave
ma fin troppo toniche avversarie, grazie a lucide scelte difensive,
tutte assai tempestive e ben attuate, il Pescara prendeva il
sopravvento. Dapprima impattava ad inizio quarto sul 26 pari
e poi passava in vantaggio dopo i primi minuti del medesimo quarto
sul 31-32, chiudendo la frazione 39-44. Nell'ultima frazione
di gioco riusciva a rintuzzare il rientro delle avversarie gestendo
con buona autorità il prezioso vantaggio. Si è detto di una gara non facile.
Un eufemismo, tanto per non dire che alla sirena di metà
partita la sensazione netta era di un Pescara irretito nel gioco
d'attacco dalla pressione avversaria, cui si aggiungeva un'imprecisione
nel tiro da ogni distanza e persino nei liberi, addirittura con
un 3 su 10 iniziale che, di per sé, ha nei fatti impedito
alle abruzzesi di contrastare il minibreak avversario. Merito
delle umbre che hanno saputo impostare ed incanalare la partita
sul terreno a loro più congeniale. Nonostante il 20-19
ad un paio di minuti dalla fine del secondo quarto, un parziale
di 6-3 sul finire riportava le umbre davanti sul 26-22. Al
rientro sul parquet, fortunatamente, le prime azioni davano subito
l'impressione di una squadra scesa in campo con una determinazione
diversa. Difesa più tonica e attacco finalmente a livelli
discreti, con giocate anche di buon livello, consentivano alle
pescaresi di portarsi in vantaggio una prima volta all'inizio
del terzo parziale sul 29-30. Brave dunque le ragazze di coach
Schiazza a rispondere alle sollecitazioni del tecnico che, con
azzeccate varianti difensive e soluzioni appropriate in attacco,
riusciva ad incanalare la partita su un percorso più consono.
Le brave avversarie, visibilmente a corto di fiato dopo il gran
lavoro dei primi due quarti, riuscivano tuttavia a mantenere
il contatto, anche dopo un parziale favorevole di 2-8 delle abruzzesi,
parziale che consentiva a queste ultime di ripassare in vantaggio
in maniera più decisa e di raggiungere il massimo scarto
provvisorio di 39-44 alla fine del terzo quarto. L'ultimo quarto
vedeva le adriatiche controllare con sufficiente autorevolezza
il serrate finale delle avversarie che, nonostante i numerosi
tiri liberi ottenuti, restavano indietro dalle 3 alle 5 lunghezze
che, alla fine diventavano 7, per una meritata vittoria finale. Brave tutte le ragazze. Tutte in campo a dare il
proprio contributo. Tutte a punti. E se è
vero che alcuni elementi possono fare di più e meglio,
è ancor più vero che i margini e il tempo per assestarsi
e migliorare ci sono tutti. Del resto siamo solo all'inizio.
Ad ogni modo una cosa possiamo dirla subito, perché l'impressione
avuta è di quelle nette, palpabili. Questo è un
bel gruppo, sotto molteplici aspetti. Ora bisogna solo continuare
a lavorare bene e attendere i giusti tempi. Consentiteci,
a questo punto, di spendere alcune parole su due atlete, due
splendide giocatrici, tanto brave individualmente quanto dedite
alla squadra. Parlare dei singoli non è mai agevole e
forse nemmeno opportuno, ma contiamo di essere compresi. Si tratta di Serena Scoglia e Camilla Servadio. Giocatrici
che aver riavuto a Pescara, loro città natale dal punto
di vista cestistico (scuola New Aurora), è stato un onore.
Ebbene, nei momenti di agonismo persino esagerato, sono finite
a terra più e più volte. A fine gara avevano lividi
ed indolenzimenti dappertutto. Hanno dato l'esempio di come si
affrontano certe partite, loro, atlete di categoria superiore,
con l'umiltà che solo chi ha classe può avere,
hanno fatto capire a tutti, avversarie in primis, che non sarebbero
passate, che ci avrebbero pensato loro due a tenere per mano
le compagne, incitandole con l'esempio, oltre che a gran voce.
Giocatrici-squadra, pronte, prontissime, soprattutto nei momenti
critici. Brave ed essenziali per una squadra che deve crescere.
Un esempio, a poco più di 20 anni, per chi ama questo
sport che, ricordiamolo, è l'unico in cui il talento individuale
si esalta e si esprime al massimo nel gioco di squadra. Non
avevamo alcun dubbio a riguardo, né su questo sport né,
soprattutto, sulle nostre atlete!

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AD Salus BK Gualdo 48 Guidubaldi G., Paciotti S., Spigarelli
E. 2, Morroni S. 4, Matarazzi A. 2, Toffano M., Baldelli F. 16
(2 triple), Franciolini A., Mezzadri I. 18, Decanonico A. 4 (1
tr.), Abbati A., Buscarini S. 2; coach M. Marini.
ASD
Adriatica Basket Pescara 55 Caso L. 1, Mauri S. 6, Servadio C. 6 (1 tripla),
Domanin S. 5, Moscatello S. 1, Del Sole F. 7, Procaccini M. 2,
Sciarretta S. 1, Scarponcini V. 4, Scoglia S. 22; coach M. Schiazza,
assistant coach M. Franceschini. Parziali: 15-9,
26-22 (11-13), 39-44 (13-22), 48-55 (9-11).
Tiri liberi: Gualdo Tadino 21 su 33 - Pescara 15
su 31
Arbitri Errico
A. e Arlotta M. di Perugia

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